Ieri, mercoledì 25 marzo, su Raiuno, è stata trasmessa la replica di “Stanotte a Venezia”, puntata monografica dedicata alla meravigliosa città lagunare, primo appuntamento di successo di un ciclo, in cui Alberto Angela prende per mano lo spettatore alla scoperta dei tesori della nostra penisola. Prima della messa in onda dello speciale è stato trasmesso sulla Rete Ammiraglia un videomessaggio del divulgatore scientifico registrato a casa sua, che riprende un precedente post su Facebook dello stesso presentatore, offrendo però nuovi spunti di riflessione sulla drammatica situazione che stiamo vivendo. Tra i tanti ad aver rilanciato il video siti come ‘TvZap’ e ‘Blogo’.
Alberto Angela il commovente videomessaggio agli Italiani: «Stringiamo i denti ancora un po’»
«Carissimi, da questa sera vi aspetto per iniziare assieme a voi un grande viaggio tra le bellezze del nostro patrimonio, riproponendo alcune nostre puntate. Abbiamo scelto di iniziare con “Stanotte a Venezia”, un viaggio nella magia di questa città, alla scoperta dei suoi capolavori, della sua storia e soprattutto delle sue atmosfere incantate, di notte. In Italia ogni meraviglia del nostro patrimonio è il frutto della genialità di tutte le generazioni che ci hanno preceduto. Assieme ai monumenti e ai capolavori ci hanno però lasciato anche tanti valori. E questi valori costituiscono oggi la nostra cultura: nel nostro modo di vivere, di pensare, di scrivere, di amare, di vestire o di mangiare ci sono almeno 3000 anni di civiltà. E l’insieme di questi valori sta guidando oggi il nostro paese in questa emergenza, aiutandolo ad agire in un modo che serve persino da modello a tante altre nazioni», aveva scritto Alberto Angela su Facebook esaltando la bellezza insita nel Dna del nostro paese. «Tutti noi dobbiamo avere la consapevolezza che anche noi, come generazione, proprio nel modo in cui stiamo affrontando l’emergenza, lasceremo a chi verrà dopo un esempio, donando dei valori, esattamente come hanno fatto le generazioni che ci hanno preceduto. Valori importanti, come quelli che ci hanno tramandato i nostri nonni, i nostri padri, le nostre madri, che ora sono più colpiti dal dramma che viviamo. In questo, inoltre, c’è anche un passaggio, un collegamento tra il passato e il futuro. Un contatto, attraverso noi, tra le generazioni dei secoli passati e quelle che ancora devono nascere. E a fare la saldatura è la nostra cultura», aveva postato sul suo profilo.
«Non uscendo di casa impedite al virus di diffondersi e così salvate tante vite»
Nel breve filmato, mandato in onda su Raiuno, Alberto Angela è tornato ad approfondire alcune argomentazioni toccate sui social, come il potere della cultura e l’importanza di fare tesoro del passato. «Non avrei mai pensato di vedere un nuovo volto, unico, del nostro Paese prendere forma davanti ai miei occhi. Non si tratta di un monumento, ma di una azione collettiva. Tutto accade grazie a voi». Ha proseguito il presentatore: «Voi che siete negli ospedali, nei reparti di terapia intensiva, chi si occupa delle analisi, chi si occupa di dover pulire questi luoghi, chi si occupa della loro amministrazione. E ancora chi sta nei trasporti, nei supermercati, in quelle aziende che ancora lavorano, le Forze dell’Ordine, tutti in prima linea. E poi ci siete anche voi. Voi che siete a casa, come me. Anche voi state salvando delle vite. Non uscendo di casa impedite al virus di diffondersi e così salvate tante vite. Certo, molti non ce l’hanno fatta. E penso al vuoto che hanno lasciato in tante famiglie e io mi stringo a loro. Il nostro Paese ha preso certamente delle decisioni forti. All’inizio, ci guardavano con sospetto, apparivamo come degli untori. Poi le cose sono andate in un altro modo e adesso l’Italia è diventata un modello da seguire nella lotta a questo mondo. Mi sono chiesto come ha fatto questo piccolo paese come l’Italia a essere un faro, un esempio da seguire. Ci sono tante spiegazioni, ma credo ci sia anche qualcosa che deriva dal nostro patrimonio, frutto delle nostre generazioni passate. Si chiama cultura».
Alberto Angela: «Noi abbiamo ben 3mila anni di civiltà alle spalle, forse è questo che fa la differenza rispetto a tanti altri Paesi…»
«In questo momento di emergenza queste antiche radici sono qui con noi. È come se tutte le generazioni passate fossero assieme a noi a combattere, suggerendoci il modo di comportarci e noi abbiamo ben 3mila anni di civiltà alle spalle, forse è questo che fa la differenza rispetto a tanti altri Paesi, non lo so. Io so solo che bisogna ancora stringere i denti per un po’». Poi un appello rivolto agli Italiani: «Sappiamo tutto finirà e allora vi chiedo due cose: una volta che tutto sarà finito non dimenticate chi è in prima linea negli ospedali, tutte le persone coinvolte con uno spirito di sacrificio immenso. Non scordiamoci di chi non c’è più. E poi soprattutto, quando alla fine partirete per fare dei viaggi premiate l’Italia, aiutate chi vive di turismo come cooperative di ragazzi, guide, alberghi, ristoranti che stanno soffrendo tantissimo. In questo modo sosterrete anche il nostro patrimonio insieme a tutte le generazioni passate che stanno lottando idealmente insieme a noi». Un messaggio commovente, pieno di umanità, che è riuscito a far sentire più uniti i telespettatori, come appare chiaro leggendo i post su Twitter in cui il divulgatore è stato lodato per l’intervento.
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