Coronavirus nuova ondata ad ottobre. «La previsione è che Covid-19 si comporti come la pandemia di Spagnola a inizio 900, che è prima esplosa, si è attenuata durante l’estate e poi è tornata con forza ancora maggiore», lo dice il virologo Giorgio Palù, docente emerito di Microbiologia all’università di Padova e professore associato di neuroscienze e tecnologia alla Temple University di Philadelphia, in un’intervista a il ‘Messaggero’.
Coronavirus nuova ondata, Palù: «Rischio che torni dopo l’estate ancora più violento, come la Spagnola»
In una intervista al ‘Messaggero’, il dottor Giorgio Palù ha fatto il punto sull’emergenza sanitaria in Italia, avanzando due possibili scenari per il futuro: «Che il virus si estingua come la Sars o la Mers in un anno, prima dell’estate 2013. Oppure che si ripresenti dopo l’estate, cosa più probabile. C’è stato un salto di specie. Per sbaglio l’ospite, cioè l’uomo, non ha sviluppato le contromisure per contrastare l’avanzata sfrenata del contagio. E così un virus che colpisce per la prima volta specie umana, la trova vulnerabile e infetta quattro milioni di persone, avrà tutto l’interesse a tornare l’anno dopo». Il professore ha poi speso qualche parola sui rischi legati alla riapertura delle attività, soprattutto nelle regioni del Nord, maggiormente colpite dal Covid-19. «Sulla base dei primi studi sierologici prevediamo che gran parte della popolazione sia esposta al virus come a inizio epidemia. Tutte le regioni hanno l’R0 inferiore a uno, ciò che conta è la disponibilità di letti, di posti in rianimazione, il numero di tamponi eseguiti», ha dichiarato Palù.
«Il Covid-19 non è solamente una infezione polmonare, ma qualcosa di molto più complesso»
Nei giorni scorsi l’ex presidente della Società Italiana di Virologia, ospite di Radio Anch’io, aveva descritto così il Coronavirus: «Stiamo acquisendo sempre più notizie dagli studi scientifici. Questa malattia non è solamente una infezione polmonare, ma qualcosa di molto più complesso di quello che sospettavamo all’inizio. È una infiammazione generalizzata che colpisce vari organi che vanno dall’endotelio al cuore, ai reni, addirittura anche al sistema nervoso centrale». Conoscenze derivanti dall’esame dei deceduti per Covid-19: «Molte notizie sulla malattia le stiamo acquisendo anche dalle autopsie. In Italia ne abbiamo fatte molte. Sembra che i cinesi ne abbiano fatte meno di noi, erano presi a controllare la popolazione e si sono poco preoccupati di studiare i cadaveri!», aveva specificato sempre Giorgio Palù. leggi anche l’articolo —> Spagnola e Covid-19 a confronto, nel 1918 ritirate restrizioni per calo contagi: fu una strage