E’ uscito il Decreto Rilancio e all’interno del testo si legge che il Governo ha previsto un credito d’imposta dell’80%, per adeguamento degli ambienti di lavoro e riorganizzazione delle attività. Nella fase 2 riapriranno quasi tutte le attività commerciali, ma per essere a norma con le nuove regole in molti dovranno effettuare interventi specifici. Il Governo arriva in loro soccorso.
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Credito d’imposta del Decreto Rilancio
Nel Decreto Rilancio è presente questo credito d’imposta, ovvero una sorta di bonus atto ad aiutare ed incentivare gli interventi necessari per il rispetto delle norme anti-contagio, introdotte proprio in Fase 2. All’interno del testo ufficiale si legge: “L’adeguamento è riconosciuto in misura pari all’80% delle spese per investimenti, per un massimo di 80.000 euro, sostenute nel 2020, in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus COVID-19″. Tale credito è utilizzabile in dieci anni esclusivamente in compensazione, ed è anche cedibile a terzi.
Questo credito d’imposta 80% è rivolto ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico ed anche ad associazioni, fondazioni ed entri privati, che sono interessati a volgere due tipi di lavori:
- Lavori di tipo edilizio, per rifacimento di spogliatoi, mense, realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni.
- Arredi di sicurezza necessari ad investimenti di carattere innovativo, come sviluppo o acquisto di tecnologie per lo svolgimento dell’attività lavorativa e delle apparecchiature, per il controllo della temperatura dei dipendenti.
Il credito d’imposta non è l’unico bonus previsto per aiutare le imprese. Nel Decreto Rilancio sono elencati tutti gli altri incentivi che il Governo ha stanziato per le piccole medie imprese italiane.
Decreto rilancio testo ufficiale (bozza del 13 maggio) in formato pdf, clicca qui.
Altri bonus per le imprese
E’ previsto una riduzione dell’affitto al 60% sul canone di locazione nel periodo di imposta precedente a quello in corso. E’ stato istituito anche un contributo a fondo perduto per un fatturato non superiore a 5 milioni di euro. Non manca anche un rafforzamento patrimoniale delle medie imprese, con fatturato compreso tra 5 e 50 milioni. Il bonus andrà a chi ha subito una riduzione del fatturato di almeno il 33% tra marzo e aprile 2020.
Infine è prevista anche una riduzione delle bollette elettriche. Questo avverrà tramite azzeramento delle quote fisse indipendenti dalla potenza relative alle tariffe di rete ed agli oneri generali. >>Tutte le notizie di UrbanPost