Paolo Massari arrestato. Gravissima l’accusa per l’ex assessore milanese Paolo Massari: violenza sessuale. L’uomo è stato arrestato nella notte di oggi domenica 14 giugno 2020 perché accusato di stupro da una donna, che conosceva da tempo, e con la quale aveva appena avuto un incontro di lavoro. Massari, giornalista ed ex assessore della Giunta guidata da Letizia Moratti, è ristretto in carcere in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Paolo Massari arrestato per violenza sessuale: la ricostruzione
Secondo una prima ricostruzione, due squadre di volanti della polizia sono intervenute verso le 22 di ieri sera in seguito ad una chiamata, in zona Porta Venezia, a Milano. Gli agenti allertati da una segnalazione fatta da due giovani al 112 si sono trovati davanti una donna, 50enne, svestita e in stato di forte agitazione, che chiedeva aiuto. La signora è stata soccorsa e trasportata alla clinica Mangiagalli.
La donna ha raccontato di essersi incontrata con uomo (Massari, ndr) per un aperitivo di lavoro. Dopo essersi intrattenuti in un bar, i due avrebbero concordato di andare a cena insieme. Poi, l’uomo, con la con la scusa di lasciare il motorino, le avrebbe teso una trappola, attirandola nel garage della sua abitazione. A quel punto i toni amichevoli si sarebbero trasformati nel giro di pochi istanti in uno stupro. Dopo i riscontri medico legali presso la clinica Mangiagalli, dove la donna è stata accompagnata dagli agenti, verso le 3 di notte è stato disposto l’arresto di Paolo Massari. L’ex assessore è stato portato nel carcere milanese di San Vittore, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto in programma per domani, lunedì 15 giugno 2020.
Massari già accusato di molestie nel 2010 fu costretto a lasciare l’incarico di assessore
Paolo Massari, 55 anni, già nel 2010 finì al centro di una vicenda mai chiarita del tutto che gli costò tuttavia il posto di assessore all’Ambiente della città di Milano. Due lettere inviate all’allora sindaco Letizia Moratti da una funzionaria del Consolato Norvegese e da un’impiegata di Palazzo Marino, lo accusavano di molestie. Le due donne non sporsero mai querela e quindi non venne aperta alcuna indagine. Nonostante Massari avesse ripetuto di non essere “un violentatore”, venne costretto a lasciare il suo incarico a Palazzo Marino. Questa volta invece è stata avviata una inchiesta e ora spetterà al gip convalidare l’arresto chiesto dalla Procura. >> Tutte le notizie di cronaca