Al primo weekend estivo la Liguria mostra già i segni di una pressione ingestibile: spiagge prese d’assalto, treni sovraffollati e autostrade in tilt per le code interminabili. Il turismo della regione stenta a ripartire e gli albergatori chiedono il pedaggio gratuito per facilitare gli ingressi. Una striscia di terra già devastata dalla violenza delle alluvioni e dal crollo del Ponte Morandi, su cui si è abbattuto – in ultimo – il lockdown da coronavirus che ha bloccato l’Italia e il mondo intero.
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Liguria, spiagge prese d’assalto: code interminabili e treni al collasso
Dalla tarda mattinata di venerdì 19 giugno la costa ligure, da levante a ponente, è stata teatro di incolonnamenti causati dalla moltitudine di cantieri aperti dalla società Autostrade sulla Genova-Livorno e la Genova-Ventimiglia. Gli scambi di carreggiata hanno imposto slalom continui e velocità ridottissime sino al fermo completo su una sola corsia. Ore di coda sotto il sole in autostrada e lungo l’Aurelia, da Lerici a Ventimiglia. Non è andata meglio a chi ha preferito spostarsi in treno: in barba alla distanza di sicurezza, le carrozze dei convogli apparivano sovraffollate. Come riportato da Repubblica e ripreso da Dagospia, pare ci sia stato addirittura chi si è arrampicato nelle cappelliere, richiedendo l’intervento dei carabinieri a Sestri Levante per lo sgombero di un treno carico all’inverosimile. Ritardo di 2 ore, come se non bastasse, per l’Intercity da Milano causa guasto a Pavia.
Chi ha deciso di recarsi al mare usando il treno pare abbia assistito a scene incredibili: giovani e famiglie munite di ombrelloni e borse frigo, senza mascherina, in fila per salire sui convogli. Gli agenti chiedono il biglietto: chi ne è sprovvisto è invitato a scendere. Una routine che si ripete per tutta la giornata finché, in serata, qualcuno non viene persino alle mani. Intervengono i carabinieri per obbligare i passeggeri a scendere da un treno stracolmo.
«A queste condizioni, addio turisti»
«I turisti hanno impiegato in media 6 ore per raggiungere dalla Lombardia la Riviera dei Fiori: – ha fatto sapere il presidente della Federalberghi ligure – il doppio, rispetto a quello cui erano abituati. Sono venuti da noi perché questa è una terra bellissima, e perché gli italiani sanno quanto abbiamo sofferto negli ultimi anni, tra le alluvioni e il crollo del Ponte Morandi: vogliono stare dalla nostra parte, aiutarci e divertirsi un po’. Ma a queste condizioni, addio».
Da qui la richiesta al Governatore Toti, a nome degli albergatori, affinché venga eliminato il pedaggio autostradale per i turisti fino al termine dei cantieri. «Un modo – ha detto – per invogliare gli ospiti a venire ancora da noi, pur consapevoli del sacrificio che dovranno fare. La gente è reduce dal lockdown, non può sopportare altri stress. Cerchiamo di rimediare, in qualche modo». >> Musica in protesta al Duomo, da Agnelli a Diodato: «Il governo ci ha spento»