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“Elisa di Rivombrosa” in tv dopo quasi 20 anni: tutti i segreti della fiction (tenetevi forte)

03/07/2020 16:13 - Aggiornamento 03/07/2020 16:21

Dopo un lungo periodo di assenza torna sugli schermi ‘Elisa di Rivombrosa’, serie televisiva cult trasmessa dal 17 dicembre 2003 al 1º dicembre 2005 in prima serata su Canale 5. Molto più che una semplice fiction, un vero fenomeno di costume, tra abiti disegnati seguendo il guardaroba della protagonista Elisa Scalzi, a bambole che ne riproducevano le fattezze. Senza contare i poster, i dvd e gli album di figurine. La serie, diretta da Cinzia TH Torrini, con Alessandro Preziosi e Vittoria Puccini, ha avuto un’inaspettata ricaduta economica con tour turistici in Piemonte sui luoghi della fiction che più di ogni altra ha incantato generazioni. Il direttore di ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ Aldo Vitali ha trascorso una giornata sul set della seconda stagione, interpretando un avventore di una sala da gioco, gestita in parte dalla cattiva Lucrezia Van Necker. Il giornalista ha deciso di parlarne in un editoriale, svelando retroscena, segreti e curiosità. Tenetevi forte perché si tratta di indiscrezioni scoppiettanti rese note dalla regista e dagli attori che si sono avvicendati sul set: da Luca Ward a Jane Alexander, da Kaspar Capparoni a Sergio Assisi. Questi ultimi si sono poi ritrovati ad interpretare i fratelli Galiano nella fiction ‘Capri’ in onda su Raiuno.

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elisa di Rivombrosa

“Elisa di Rivombrosa” in tv dopo quasi 20 anni: tutti i segreti della fiction (tenetevi forte)

«L’idea iniziale era di fare una serie tratta dal romanzo “Pamela, o la virtù premiata” di Samuel Richardson» ha spiegato Cinzia TH Torrini. «Si sarebbe dovuta chiamare “Pàmela”, con l’accento sulla prima a… Avremmo dovuto girare in inglese, in Irlanda. Cominciai a fare provini in inglese ad attori italiani ma mi rendevo conto che mi orientavo più sulla pronuncia che sull’interpretazione: non funzionava. Abbiamo allora deciso di girare in italiano», ha insistito la regista. Curiosità anche sul titolo: «Ci fu un braccio di ferro tra me e Maurizio Costanzo (allora capo della fiction Mediaset, ndr): lui non voleva aggiungere “di Rivombrosa” sostenendo fosse troppo complicato. Ma “Elisa” sembrava il nome di una soap qualsiasi, io la volevo nobilitare. Quella volta la spuntai io. Per l’ultima puntata Costanzo mi inviò una bellissima composizione di fiori con un biglietto: “Avevi ragione”», ha confessato la stessa Torrini, che è poi passata a parlare dei vari provini.

elisa di Rivombrosa

«Il protagonista maschile avrebbe dovuto essere Alessio Boni, non Alessandro Preziosi»

«Il protagonista maschile avrebbe dovuto essere Alessio Boni. Ma poi Marco Tullio Giordana lo scelse per “La meglio gioventù” e lui decise di andare, perché era un ruolo più nelle sue corde. Ricominciai allora con i provini e scelsi Alessandro Preziosi: aveva la fisicità e la personalità giuste. Per Vittoria ci ho messo di più. L’avevo vista già una volta ma era troppo acerba, con poche sfumature nello sguardo. Dopo sei mesi l’ho cercata di nuovo ed era cambiata nel modo giusto: era sbocciata come donna ma manteneva quella ingenuità giusta della ragazza. Ricordo il momento in cui capii di aver scelto la coppia perfetta. Eravamo a cena a casa mia. Alessandro sfiorò il braccio di Vittoria, lei diventò rossa come un peperone e lui prese la scossa…», ha proseguito la Torrini. E c’aveva visto giusto: i due protagonisti si sono innamorati davvero sul set. Dalla loro storia è nata 14 anni fa pure una figlia: Elena. Ma non è stato facile pure trovare i ‘cattivi’ della serie: il duca Ottavio Ranieri e Lucrezia Van Necker nella prima stagione, a cui è andato ad aggiungersi il barone Nicola di Conegliano nella seconda. Anche se quest’ultimo sul finale si redime: una sorta di Innominato manzoniano di mirabile bellezza.

elisa di Rivombrosa

“Elisa di Rivombrosa” curiosità: «Si sarebbe dovuta chiamare “Pàmela”. Avremmo dovuto girare in inglese, in Irlanda…»

«Per interpretare il governatore Ranieri Cinzia mi fece fare il provino in italiano e poi in romanesco, per capire se riuscivo a mantenere l’eleganza del personaggio, che era un duca, anche parlando in dialetto», ha raccontato Luca Ward, attore e doppiatore di successo. «Lucrezia Lante della Rovere avrebbe dovuto interpretare Lucrezia Van Necker ma non voleva un personaggio col suo stesso nome», ha spiegato la regista. «Lo modificammo in Virginia. A dieci giorni dalle riprese, però, Lucrezia rinunciò per motivi familiari. Si presentò Jane Alexander, una ragazza un po’ pazzerella, con i capelli corti mezzo centimetro e le scarpe da ginnastica. La portai al trucco e dissi: “Mettetele una parrucca rossa con tanti capelli”. Fece il provino: la perfida e affascinante marchesa Van Necker era proprio lei. E così si tornò al nome Lucrezia». Per quanto riguarda il barone di Conegliano Sergio Assisi ha detto: «È stato uno dei momenti più felici della mia vita: ero bello, giovane e mentre tutti mettevano le parrucche io avevo i miei capelli lunghi, fluenti e biondi. Adesso invece sono corti e brizzolati».

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La scena più drammatica? «La morte di Fabrizio Ristori»

La scena più drammatica? «È stata la morte di Fabrizio. La pioggia forte, le urla di disperazione, io che corro giù per le scale: una scena epica. Ancora adesso a raccontarla mi viene la pelle d’oca», ha ricordato Cesare Bocci, che vestiva i panni del medico dall’animo buono Antonio Ceppi. Un’esperienza meravigliosa che tutti gli attori ricordano con piacere: «Indossavamo il costume per l’80% della nostra giornata, sembrava di vivere in un quadro settecentesco. E quando non avevamo scene da girare c’erano lezioni di equitazione, di scherma e di balli d’epoca», ha detto Kaspar Capparoni, che nella fiction interpretava lo scapestrato amico di Fabrizio, il conte Giulio Drago. leggi anche l’articolo —> Jane Alexander, provino di ‘Elisa di Rivombrosa’: «C’ero rimasta male, poi Alessandro Preziosi…»

 

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