Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, esponente del Comitato tecnico scientifico, ha espresso in un’intervista all’HuffPost tutti i suoi timori per i nuovi focolai da Covid, che sono «un campanello d’allarme importante». «Ci fanno capire che il virus circola eccome, che è cattivo come prima. Ognuno di noi ha una responsabilità morale enorme nei confronti degli altri», ha precisato il professore. Per questo motivo bisogna «continuare a rispettare le regole e a osservare comportamenti improntati alla prudenza e alla cautela», ha dichiarato Locatelli, che deciso ha aggiunto: «Non rimettiamoci nelle condizioni di un nuovo lockdown. Rischieremmo di ricreare una situazione economicamente difficile e di perdere altre vite».
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Coronavirus nuovi focolai, Locatelli: «Non rimettiamoci nelle condizioni di un nuovo lockdown»
Su quanto sta accadendo in Veneto il professor Franco Locatelli ha dichiarato: «A mio avviso gli episodi – e uso questo termine non certo per minimizzare quanto accaduto – che si sono verificati in Veneto, a partire dalla storia dell’imprenditore vicentino ora in terapia intensiva, sottolineano tre concetti fondamentali della questione, evidenziando in maniera lampante che il virus circola eccome, che non è affatto vero che è scomparso o che è cambiato perché è cattivo come prima e che ognuno di noi ha una responsabilità morale enorme nei confronti degli altri. Nel senso che chi decide di non proteggersi adeguatamente espone gli altri a rischi molto rilevanti. Dobbiamo continuare a comportarci con cautela e prudenza, anche per non vanificare gli sforzi e i sacrifici sostenuti nei mesi dell’emergenza e fino a questo momento».
«Tutti noi abbiamo voglia di riprendere uno stile di vita come quello del periodo precedente l’arrivo del Covid»
Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità ha voluto ribadire: «Tutti noi abbiamo voglia di riprendere uno stile di vita come quello del periodo precedente l’arrivo del Covid, specie ora che siamo in estate, ma ancora non possiamo farlo. È altrettanto vero, però, che si può andare in vacanza o in gita fuori porta, al mare o in montagna, continuando a rispettare le regole che abbiamo imparato in questi mesi. Quindi evitare gli assembramenti, osservare il distanziamento fisico, continuare a indossare la mascherina e a lavare frequentemente le mani. Poi quando arriverà il vaccino, sperando anche nell’immunità di gregge, potremo tornare alla nostra vita normale. Ora non è possibile, non possiamo farlo per il rispetto che dobbiamo a noi stessi, alle persone con cui entriamo in contatto e a tutti i morti causati dalla pandemia».
I nuovi focolai in Veneto, Emilia e Lazio sono conseguenze dirette dello sblocco del lockdown? «Quando si è deciso di allentare le misure restrittive, avevamo messo nel conto l’insorgere di focolai territoriali. Ecco, l’importante è che la loro dimensione resti circoscritta, contenuta a livello locale e che si evitino contestualmente comportamenti a rischio», ha dichiarato Locatelli.
Locatelli: «Quando si è deciso di allentare le misure restrittive, avevamo messo nel conto l’insorgere di focolai»
Sul finale a Luciana Matarese dell’HuffPost l’esponente autorevole del Comitato Tecnico di Sanità ha detto la sua anche sui politici ed esperti che tendono a minimizzare la situazione: «Ognuno di noi ha piacere a dare messaggi rassicuranti perché attirano simpatia e consensi, però chi ha responsabilità mediche e politiche deve avere l’onestà intellettuale e la propensione a dare, quando necessario, messaggi di allerta e attenzione, anche rischiando di risultare impopolare. Bisogna essere consapevoli che dichiarazioni incaute possono ingenerare comportamenti sbagliati. È un rischio che non possiamo permetterci di correre». leggi anche l’articolo —> Coronavirus, i numeri di oggi: 235 nuovi casi e 21 morti, quasi tutti in Lombardia