Continuano le contestazioni ai comizi di Matteo Salvini. Ieri, domenica 5 luglio 2020, il leader della Lega ha improvvisato un discorso al gazebo del partito organizzato davanti ad un centro commerciale di Milano. Una volta finita la “chiacchierata” si è dedicato un po’ al suo pubblico regalando selfie e pareri, ma tra questi qualcuno ha alzato la voce e ha criticato ampiamente Salvini. Il contestatore è un ragazzo di 15 anni che è stato fermato ed identificato dalla polizia. Si tratta del figlio di Selvaggia Lucarelli, anche lei presente al comizio.
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Matteo Salvini contestato a Milano
Selvaggia Lucarelli e suo figlio hanno assistito al comizio quasi per caso, ma nessuno dei due ha deciso di stare zitto. La giornalista durante il discorso ha preso la parola per chiedere a Salvini come mai non indossasse la mascherina in mezzo a tutte quelle persone. La domanda della scrittrice è stata soffocata dalle contestazioni dei sostenitori di Salvini. Non è finita qui. Mentre il politico ha iniziato a farsi i selfie con i supporter, il giovane lo ha incalzato: «Volevo ringraziarla per il suo Governo omofobo e razzista». «Si, dai, anche un po’ fascista», gli ha risposto l’ex vicepremier. «Lei vuole il male delle persone che arrivano da altre nazioni», ha aggiunto, di rimando.
Insomma, il ragazzo ha semplicemente espresso il suo parere contrario a quello del politico, senza scendere in beceri insulti. Si è limitato ad esprimere la propria opinione in modo pacifico, ma nonostante questo una volta concluso il battibecco con Salvini il ragazzo è stato fermato da due agenti in borghese a cui ha dovuto fornire le proprie generalità.
Le parole del figlio della Lucarelli
«Mi hanno fermato così, senza alcun tipo di insulto personale, attacco o parolaccia. Ho detto la mia opinione. Ho detto che molte persone della comunità di colore non lo sopportano per il suo comportamento razzista. Mi hanno provato a cacciare e adesso mi ha fermato la polizia. Non c’è libertà di espressione. Sono stato fermato prima dalle guardie del corpo e poi dalla polizia, è una cosa ridicola», ha detto poi il giovane ai giornalisti che gli hanno chiesto cosa fosse successo.
Selvaggio Lucarelli ha dichiarato ai microfoni dell’Ansa. «Sono stupita che un ragazzino di 15 anni che esprime la sua opinione in modo civile e pacifico, e nei limiti del confronto democratico, venga identificato da due poliziotti in borghese come un delinquente. Non mi sembra che ci sia stato un confronto aggressivo, e neanche un diverbio, tanto che Salvini non ha neppure quasi risposto. Se decidi di scendere in piazza e di confrontarti con i cittadini lo fai con tutti, non puoi scremare». Tutti i sondaggi elettorali