E’ un attacco durissimo quello sferrato da Gianluigi Paragone, senatore ex 5 Stelle pronto a lanciare il suo nuovo partito nel segno di “Italexit”, al premier Giuseppe Conte. Mentre sono ancora in corso gli incontri dei leader europei per arrivare ad una decisione finale sul recovery fund, in Italia divampano le polemiche. Da una parte i sostenitori della linea Conte, dialogo ad oltranza, dall’altra quelli come Paragone che ritengono il premier “non degno”, reo di umiliare l’Italia al cospetto degli altri stati membri dell’Unione, persino della “piccola” Olanda.
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“Di preciso i soldi veri dove sono?”
“Di preciso i soldi veri dove sono? – chiede ironicamente Paragone nell’editoriale pubblicato sul sito che porta il suo nome – Dov’è la poderosa Europa, mamma Europa che con senso di responsabilità aiuta i paesi in crisi? Dove sono quei soldi – “Un impegno così non si era mai visto da parte dell’Unione europea” – tanto strombazzati dai nostri governanti in aula e in tv?”. Un attacco duro che mette il dito dritto nella piaga della questione: la cronica debolezza politica dei governi italiani nel rapporto con la Ue. Il Conte bis, per Paragone, non fa alcuna differenza con i precedenti.
“Al momento del dunque – incalza il senatore del gruppo misto – un Rutte qualsiasi svela che sei mesi dopo l’emergenza Covid i soldi non arrivano. E se non arrivano significa che non ci sono. A meno che non accetti le loro regole da strozzini legalizzati. E magari il freno a mano d’emergenza di cui parlano a Bruxelles così il testacoda esce a meraviglia”. Una posizione quella di Gianluigi Paragone nei confronti della Ue ferocemente critica, tanto che il suo nuovo partito di imminente lancio potrebbe contenere addirittura la parola “Italexit” o un suo sinonimo nel nome.
Gianluigi Paragone: Conte “maledetto filoeuropeista, sta affossando l’economia italiana”
“L’altro giorno ho fatto un video molto duro contro il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l’ho definito “maledetto filoeuropeista”. Lo ridirei. E quel maledetto, lo estenderei al governo tutto”. Ci va giù pesante Paragone, fortemente critico da mesi su tutto l’operato del governo, ma in particolare sulle misure in campo economico. Definite inadeguate, promesse a vuoto.
“Ho invitato Conte a togliere dalla sua mascherina la bandiera italiana perché chi va in Europa svendendo gli italiani non è degno di portare il tricolore – attacca Gianluigi Paragone – QuaquaracConte e il suo governo di Promettopoli stanno affossando l’economia reale italiana oltre il danno del Covid, la cui gestione da parte del governo a questo non può non dirsi assolutamente fallace. Durante il lockdown e pure dopo, Conte e i suoi bischeri incapaci che lo affiancano hanno raccontato bugie imperdonabili circa i soldi che sarebbero arrivati e l’aiuto di una Europa che finalmente dava una prova di maturità. E giù con i suoi incontri fenomenali con i leader europei, con l’Italia protagonista e fesserie simili”.
L’editoriale, che poi si conclude ricordando la vicenda della maxi multa alla Apple sparita, per merito dei lobbysti che imperano in Europa e fanno il bello e il cattivo tempo alle spese dei cittadini. “La verità – aggiunge l’ex senatore M5S – è che l’Italia sta andando a pietire una dose di sopravvivenza col cappello in mano. Quei soldi non ci sono, sono soldi buoni per Promettopoli. E la baruffa in scena a Bruxelles sta dimostrando l’inconsistenza di un governo supino e meschino”. >> Tutte le notizie di politica italiana