Bonus furbetti Lega – sospesi deputati Dara e Murelli. «Ancora piangiamo i nostri morti, ci siamo chiusi in casa tre mesi e abbiamo accettato l’elemosina dei 600 euro», aveva detto così in aula, a nome del proprio gruppo parlamentare, Elena Murelli, che è una dei deputati che ha chiesto e ricevuto quel famoso bonus da 600 euro, poi diventati mille. Quell’aiuto che lo Stato ha fornito in piena emergenza Coronavirus a partite Iva e Autonomi. Non proprio un esempio di coerenza, onestà e altruismo quello di Elena Murelli. Soprattutto se si pensa che nel corso di quell’intervento alla Camera, durante il dibattito sull’istituzione della giornata della memoria per la vittime da Covid-19, la politica leghista aveva banalizzato quell’aiuto, definendolo «una vera elemosina».
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Bonus furbetti Lega, sospesi deputati Dara e Murelli: alla Camera lei parlava di “elemosina”
All’immagine delle bare sui camion dell’esercito, che sfilavano per le strade di Bergamo, aggiungiamo anche lo scempio di chi, anziché tutelare gli interessi degli Italiani, intascava il bonus da 600 euro destinato alle partite Iva e Autonomi. La Lega ha già sospeso i due deputati, la già citata Elena Murelli e Andrea Dara, che hanno chiesto e ottenuto il sussidio durante l’emergenza Covid.
Dara si sarebbe giustificato spiegando che la richiesta sarebbe stata inviata da sua madre e che lui non ne era a conoscenza. A riportare la versione del deputato della Lega “Il Corriere della sera”: «Comprendo la scelta del partito, mi assumo la responsabilità di quanto accaduto, anche se non sono stato direttamente io», ha detto il politico. La richiesta sarebbe stata fatta dalla madre di lui, che gestisce con Dara l’azienda di cui è titolare al 60%. Il politico sostiene di non essersi accorto dell’accredito sul conto corrente aziendale. La domanda sarebbe stata inoltrata dallo studio del commercialista che segue gli affari della sua società.
Chi Elena Murelli? Nessuna giustificazione al partito
Chi invece non si sarebbe ancora giustificata proprio Elena Murelli, originaria di Podenzano, nel piacentino. Docente a contratto all’Università Cattolica, da anni milita nella Lega. Sul sito della Camera si legge “consulente in finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione”. Beh, la Murelli si sarebbe scusata con il partito per aver percepito il bonus, ma non avrebbe ancora spiegato la motivazione che l’ha spinta a chiederlo. Leggi anche l’articolo —> Coronavirus rientri dall’estero, Speranza: «Tre le ipotesi in campo», scontro sul vaccino