Morte di Viviana Parisi e Gioele, a Chi l’ha visto? parla Daniele Mondello, rispettivamente marito e padre delle due vittime di Caronia. Il dj è apparso molto amareggiato per come sono state condotte le ricerche dopo che la mattina del 3 agosto scorso la donna e il piccolo di quattro anni sono scomparsi.
Tardive e male organizzate, a suo dire, che insieme ai familiari non si dà pace perché “A noi è stato impedito di fare le ricerche fino alle 23 del 3 agosto”. Come sappiamo i resti di Gioele sono stati rinvenuti solo 18 giorni dopo la scomparsa da un volontario (ex carabiniere) che aveva risposto all’appello lanciato da Daniele. Il marito di Viviana com’è noto aveva chiesto – viste le indagini senza esito che andavano avanti da due settimane – il supporto di conoscenti e amici per cercare il figlioletto scomparso nei boschi di Caronia.
Gli inquirenti, a detta del dj, hanno condotto “ricerche inefficaci” e forse il ritardo nel ritrovamento dei corpi (quello di Viviana fu rinvenuto ai piedi del traliccio 5 giorni dopo la scomparsa) ha compromesso per sempre la possibilità di capire quando e come sono morti madre e figlio. Rabbia e amarezza anche nelle parole della sorella di Daniele, che intervistata da Chi l’ha visto? è apparsa visibilmente infastidita per i succitati ritardi nelle ricerche.
Daniele Mondello polemico a Chi l’ha visto?: “Ricerche inefficaci”
Collegati con lo studio anche i due avvocati di Mondello, Pietro Venuti e Claudio Mondello. Il primo ha reso edotti conduttrice e telespettatori in tempo reale dell’esito degli accertamenti con il Luminol fatti all’interno dell’auto di Viviana Parisi. Ebbene, è emersa la totale assenza di tracce ematiche e biologiche nella vettura. La Polizia Scientifica avrebbe tuttavia trovato i segni del piccolo Gioele sul vetro della vettura, che farebbero ipotizzare a un estremo tentativo di proteggersi dall’urto causato dall’incidente in galleria.
Viviana Parisi, trovate impronte di Gioele sul parabrezza dell’auto
Si fa dunque di nuovo strada l’ipotesi che il bimbo sia rimasto ferito nell’incidente. Sul parabrezza dell’Opel Corsa guidata da Viviana Parisi, appunto, gli inquirenti hanno trovato le impronte delle manine di Gioele. Segni sul parabrezza che farebbero pensare a un estremo tentativo di Gioele di proteggersi dall’urto con il vetro. Una scoperta che, in attesa dell’esito dell’autopsia sulla scatola cranica e resti del bambino, potrebbe anche cambiare il corso delle indagini.
La scoperta, infatti, avvalorerebbe l’ipotesi secondo cui Gioele possa aver subito un trauma cranico nell’impatto e la madre, in preda alla disperazione e allo shock, potrebbe aver deciso di allontanarsi nel bosco di Caronia. La famiglia Mondello anche ieri, durante la diretta di Chi l’ha visto?, ha respinto con forza l’ipotesi dell’omicidio-suicidio paventata dalla magistratura inquirente. Il marito di Viviana è stato chiaro al riguardo: “Non voglio sentire parlare di omicidio-suicidio. Viviana non avrebbe mai fatto del male a nostro figlio né si sarebbe poi suicidata”. Potrebbe interessarti anche —> Viviana e Gioele incidente: cosa hanno effettivamente visto i testimoni? Le ipotesi
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