Scuola News – Venerdì 11 settembre 2020. Mancano pochi giorni alla riapertura degli istituti in tutta Italia. Quasi il 50% del personale della scuola, pari a circa 500mila tra docenti e non, si è sottoposto al test sierologico per il Covid-19 e il 2,6%, pari a circa 13mila persone, è risultato positivo. Questi insegnanti sono costretti a non prendere servizio fino a quando il tampone non darà esito negativo. A rendere noti questi dati così importanti per la ripartenza l’ufficio del Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri. Questi numeri non tengono conto del personale scolastico del Lazio: la Regione si sta muovendo infatti in maniera autonoma. Primo posto la Lombardia: il 70% dei docenti si è sottoposta ai controlli; all’ultimo Sardegna, invece, parliamo del 5% del personale.
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Scuola news 500mila test sul personale, 13mila positivi al Covid-19: studenti in piazza contro il governo
Il professor Arcuri ha voluto rassicurare le famiglie, gli insegnanti, i bidelli e segretari: «Nessuna scuola sarà senza mascherine chirurgiche. Tutti gli studenti, l’intero corpo docente e la totalità del personale non docente avranno ogni giorno una mascherina chirurgica gratuita». Finora, come spiega ‘TgCom24’, sono stati distribuiti 41 milioni di mascherine ed entro lunedì ne giungeranno altri 77. Sempre entro lunedì arriveranno nelle scuole altri 16 milioni di mascherine alle scuole primarie, “sufficienti per garantire la riapertura in sicurezza anche di questi istituti”. Accorgimenti e misure che continuano a non convincere tutti: non a caso la riapertura delle scuole nel nostro paese avverrà a macchia di leopardo. In alcune città per evitare una doppia sanificazione, a causa del voto del referendum per il taglio dei parlamentari; in altre per l’insorgere di nuovi focolai.
Scuola news del giorno, che succede: «Manca un piano di riapertura chiaro e non ci sono risposte concrete»
A «qualche giorno dalla riapertura ancora troppo poco è stato fatto dal governo per la riapertura della scuola: mancano i trasporti, i lavori di edilizia leggera non bastano, la dispersione scolastica è alle stelle e il numero dei docenti è insufficiente. Non è abbastanza! Per questo gli studenti scenderanno in piazza il 25 e il 26 settembre». È quanto annuncia l’Unione degli Studenti. «La scuola in questo Paese ripartirà in condizioni disastrose. Manca un piano di riapertura chiaro e non ci sono risposte concrete ad anni ed anni di definanziamenti. Il lavoro del ministero è ancora incerto e insufficiente. Ad oggi gli investimenti fatti non risolvono il problema di organico mancante e di edilizia scolastica che continua a vedere le classi pollaio, in un momento in cui questo mette in pericolo anche la nostra salute», ha dichiarato Alessandro Personè dell’Unione degli Studenti. E ancora: «L’insufficienza del trasporto pubblico escluderà di fatto gli studenti che vivono in zone marginali e disconnesse rispetto ai grandi centri urbani, o comunque alle cittadine dove hanno sede gli edifici scolastici». Leggi anche l’articolo —> Scuola settembre, Azzolina: «Nuovi banchi entro ottobre. Stiamo recuperando 20 anni di caos»