Omicidio Chiara Poggi: Alberto Stasi non otterrà la revisione del processo. Secondo l’ultim’ora di oggi, lunedì 5 ottobre 2020, l’istanza presentata dalla sua difesa è stata rigettata.
Alberto Stasi non otterrà la revisione del processo
La corte d’appello di Brescia ha respinto perché “inammissibile” la richiesta di revisione del processo presentata dai legali di Alberto Stasi, condannato a 16 anni di carcere per il feroce delitto della fidanzata, Chiara Poggi. La decisione dei giudici bresciani è stata depositata in mattinata. “Confermo il rigetto”, ha detto il presidente della corte Claudio Castelli.
Nelle motivazioni del rigetto si legge: “Gli elementi fattuali che si vorrebbero provare con le prove nuove non sono stati comunque ritenuti idonei a dimostrare, ove eventualmente accertati, che il condannato, attraverso il riesame di tutte le prove, debba essere prosciolto, permanendo la valenza indiziaria di altri numerosi e gravi elementi non toccati dalla prove nuove”.
Le presunte “nuove prove” non erano tali
Prima era arrivato il ‘no’ della Corte d’Appello di Brescia alla richiesta di sospendere l’esecuzione della pena a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Chiara Poggi. Il rigetto era sopraggiunto lo scorso 23 luglio, oggi ne è arrivato un altro. La medesima Corte, infatti, aveva chiesto ancora tempo per valutare approfonditamente i contenuti e le ragioni della richiesta di revisione avanzata dalla difesa di Stasi.
La decisione presa dai giudici è stata anche stavolta negativa. Le presunte “prove nuove” non sarebbero state valutate utili né sufficienti a dimostrare che il condannato può essere prosciolto. Proprio su una serie di elementi “mai valutati prima” l’avvocato Laura Panciroli, nominata da Stasi nel dicembre scorso, aveva presentato la richiesta di revisione del processo, convinta che potessero “escludere una volta per tutte le responsabilità” del suo assistito.
Nello specifico si trattava di una rilettura di elementi già agli atti, ma interpretati in maniera diversa. Si tratta della testimonianza di Manuela Travain, vicina di casa dei Poggi, e delle impronte sul dispenser e dei capelli trovati nel lavandino del bagno della casa in cui si è consumato l’orrendo crimine. Potrebbe interessarti anche —> Potrebbe interessarti anche —> Alberto Stasi revisione processo, Roberta Bruzzone lo stronca: «È un altro caso di revisionite»