Kamala Harris è una politica americana ed è la senatrice dello stato della California. Il 12 agosto 2020 è stata scelta da Joe Biden, candidato democratico alla Casa Bianca, per ricoprire il ruolo di possibile vicepresidente. Ma come è riuscita la Harris a passare da vice procuratore ad essere candidata come vice presidente degli Stati Uniti d’America? Quali sono le due idee politiche che le permetteranno, forse, di conquistare il consenso degli elettori?
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Kamala Harris: la sua vita
Kamala Harris nasce nel 1964 ad Oakland, California da genitori immigrati in America. Donald Harris, suo padre, è di origini Giamaicane ed è un professore di economia all’università di Stanford. La madre, Shyamala Gopalan Harris, si trasferisce dall’India e in seguito diventa una scienziata e un’attivista. Kamala Harris prova un grandissimo rispetto per la madre, infatti durante un comizio politico le dedica queste parole: «Mia madre è stata la persona più forte, più intelligente e più dolce che io abbia mai conosciuto». Negli anni ’80 la Harris frequenta l’università di Howard specializzandosi in economia e politica. Più tardi ottiene una laurea in legge all’università di UC Hastings a San Francisco. Nel 2014 si sposa con l’avvocato Douglas Emhoff e inizia a convivere anche con i suoi due figli nati dal precedente matrimonio.
La Harris entra in politica
Nel 1990 Kamala Harris inizia la sua carriera come vice procuratore distrettuale della Contea di Alameda ma l’obbiettivo è la candidatura a procuratore. Durante un’intervento fatto a San Francisco la politica statunitense ha affermato: «Ho certamente deciso di diventare un procuratore perché sentivo, e ancora sento, un senso di responsabilità di proteggere le persone più vulnerabili». Così nel 2004 diventa procuratore distrettuale di San Francisco. Nello stesso anno la città giudica Kamala Harris troppo ferrea per alcuni provvedimenti presi contro alcuni genitori di San Francisco per aver permesso ai loro figli di “marinare” la scuola per più di 50 giorni di fila. Le azioni di riforma della Harris, infatti, proponevano iniziative riguardo alla dispersione scolastica e alla gestione delle carceri. Considerata troppo dura anche nei confronti della criminalità sopratutto in una città con una grande comunità afroamericana.
Kamala Harris risponde alle accuse così bene che ottiene il consenso pubblico e vince le elezioni da procuratore generale della California nel 2010 e rieletta ancora nel 2014. E’ la prima persona di colore e la prima donna che riesce ad ottenere il lavoro. Kamala Harris è molto amata dallo stato della California soprattutto per aver introdotto la riforma sui matrimoni tra le persone dello stesso sesso e la riforma sulla legalizzazione della marijuana.
Dal Senato alle Presidenziali
Nel 2016, Kamala Harris si candida alle elezioni per il Senato che vince l’8 novembre. Questo è stato un’evento nella storia Americana perché è la prima volta che, nelle elezioni senatoriali della California, non partecipano candidati repubblicani. Così facendo Kamala Harris diventa la prima asioamericana ad essere eletta al Senato. Nel gennaio del 2019 la senatrice esordisce con questo annuncio: «Sono in corsa per essere presidente delle persone e per le persone». Kamala Harris è stata per l’America una candidata promettente per le presidenziali ma ha dovuto abbandonare la corsa per insufficienza di fondi per la campagna politica. Dopo aver dimostrato il suo appoggio a Biden, lui sceglie la Harris come possibile vicepresidente degli Stati Uniti d’America. Non resta che aspettare le elezioni del prossimo 3 novembre per sapere se sarà eletta, in quel caso sarebbe la prima donna di colore a ottenere la carica. >> tutte le news di Urbanpost