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Conte al Senato: “Massima precauzione, ma oggi siamo preparati”

21/10/2020 17:26 - Aggiornamento 21/10/2020 17:33

Nuovo Dpcm. E’ finita poco fa l’informativa al Senato del presidente del Consiglio Giuseppe Conte riguardo all’ultimo Dpcm del 18 ottobre. Il testo sarà in vigore fino al 13 novembre, e al suo interno sono state inserite nuove misure volte al contrasto dell’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus. “L’Italia è oggi in una situazione diversa: prima non avevamo mascherine, test diagnostici e terapie intensive a sufficienza. Oggi siamo più preparati“, ha detto durante l’intervento.

>>Leggi anche: Coprifuoco in tutta Italia, resta ancora un’ipotesi: per ora stretta in alcune regioni

Nuovo Dpcm

Nuovo Dpcm, l’informativa di Conte in Senato

Non è escluso che, prima della scadenza del Dpcm, possano essere prese delle ulteriori misure. Per ora, però, da Palazzo Chigi fanno sapere che tutto dipenderà solo dall’andamento della curva epidemiologica. Diverso, invece, è il discorso dei provvedimenti regionali che, in caso di necessità, possono essere più restrittive rispetto a quelli nazionali. Alcune regioni come la Lombardia e la Campania, infatti, hanno già imposto un coprifuoco. “L’evolversi della situazione epidemiologica ha reso necessaria l’adozione di un ulteriore Dpcm in presenza di una recrudescenza del virus. Ho informato i presidenti delle Camere, preannunciando l’intenzione di venire a riferire il contenuto in Parlamento. Nei mesi successivi alla fase più acuta della pandemia non abbiamo mai abbassato la guardia. Siamo stati il Paese più prudente nelle riaperture.

Ai cittadini si chiedono ancora una volta sacrifici, con riguardo alla socialità, nel tentativo di individuare un equilibrio tra diritto alla salute e gli altri diritti”, ha detto Conte nel suo discorso.

Massima precauzione, adeguatezza e proporzionalità, con l’obiettivo di proteggere la salute dei cittadini. Tutelare la salute significa difendere meglio il tessuto produttivo. Abbiamo definito le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. La correttezza di questa scelta, che rivendico come decisiva, è stata confermata dai dati economici più confortanti delle attese. La nostra economia sta dimostrando resilienza, come dimostrano la caduta del pil nel secondo trimestre più contenuta e indicatori decisamente positivi per il terzo trimestre. La decisione ci consente di evitare chiusura delle scuole e degli uffici pubblici“, ha affermato inoltre.

Conte al Senato: “L’Italia oggi è in una situazione diversa”

“La strategia per contrastare la seconda ondata non può essere la stessa adottata in primavera- ha aggiunto poi- L’Italia è oggi in una situazione diversa: prima non avevamo mascherine, test diagnostici e terapie intensive a sufficienza. Oggi siamo più preparati. Permettetemi di ringraziare gli operatori sanitari che sono in prima fila in questa lunga battaglia e gli uomini e le donne della Protezione civile. Attualmente produciamo 20 milioni di mascherine chirurgiche al giorno, a breve arriveremo a 30 milioni. Distribuiamo anche 7 milioni di mascherine chirurgiche al giorno anche agli ospedali e alle forze di polizia.

Dobbiamo mantenerci pronti a intervenire a livello regionale, qualora si verifichino situazioni di particolare criticità in specifiche aree della Regione, sempre d’intesa con il ministro della Salute. E’ decisivo il massimo coordinamento tra Stato e Regioni. Vi sono già alcune Regioni che hanno avviato la procedura per arrivare a varare misure più restrittive, come la Lombardia che ha completato il suo iter, e come la Campania. Ma non possiamo escludere ulteriori aggiornamenti da parte di altre Regioni. Dobbiamo evitare tutti spostamenti non necessari”.

Infine, il presidente del Consiglio ha ricordato: “Il nemico non è stato ancora sconfitto, circola ancora tra noi. Ma forti dell’esperienza della scorsa primavera dovremo rimanere concentrati. Il governo vuole mantenere un dialogo con il Parlamento e con i rappresentanti delle Regioni e degli enti locali”. >>Tutte le notizie di UrbanPost

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