Da giorni Salvatore Parolisi è tornato alla ribalta della cronaca. Il motivo è dovuto alle indiscrezioni divulgate dal settimanale Giallo, secondo cui l’ex Caporal maggiore dell’Esercito avrebbe una nuova compagna. Detenuto nel carcere milanese di Bollate dove sta scontando la condanna definitiva a 20 anni di reclusione per il brutale omicidio della moglie Melania Rea, Parolisi riceverebbe le assidue visite di un’affascinante donna, misteriosa e molto appariscente, che da tre anni avrebbe instaurato con lui un legame decisamente speciale.
Parolisi già pensa a rifarsi una vita: non ha mai confessato il delitto della moglie
Notizia più volte verificata “altrimenti non l’avremmo pubblicata”, ha assicurato Andrea Biavardi, direttore del settimanale Giallo intervenuto in collegamento, nella mattinata di oggi 24 novembre, con Storie Italiane. Chi ha preso le distanze da siffatta indiscrezione giornalistica, senza confermarla né smentirla, è l’avvocato Nicodemo Gentile, legale difensore di Parolisi. Per il penalista, infatti, la questione è meramente personale e riguarda esclusivamente la vita privata del suo assistito. “Non posso confermare né smentire questa notizia perché non sono il segretario di Salvatore Parolisi; è un aspetto che non mi interessa … sono fatti suoi se si ricostruisce una vita”. Gentile ha poi confermato che Parolisi, godendo del suo diritto di detenuto, ha avviato l’iter per ottenere dei permessi premio che gli consentiranno di uscire dal carcere. Procedura attualmente ‘congelata’ dall’emergenza sanitaria da Covid-19.
A Storie Italiane il caso Melania Rea: parla l’avvocato della famiglia
Ma perché si continua a puntare i riflettori sulla questione relativa al diritto per un detenuto di rifarsi una vita dopo aver scontato la sua condanna? Perché Salvatore Parolisi non ha mai ammesso di avere ucciso la moglie Melania Rea. Non c’è una confessione in cui si assume la responsabilità dell’efferato omicidio e, quindi, agli occhi della famiglia Rea non si è mai pentito. Ha già scontato metà della pena e presto potrebbe godere di diversi periodi di libertà. Una eventualità che fa, ed ha fatto nei mesi scorsi, molto discutere. A preoccupare è la posizione della figlia, bimba di pochi mesi quando, secondo le sentenze, l’allora militare massacrò la moglie a coltellate, il 18 aprile 2011, mentre la piccola si trovava in auto.
La figlia di Salvatore Parolisi cambia cognome
Intervenuto in collegamento video in diretta, Pasquale Raganati, avvocato civilista della famiglia Rea. Il legale ha confermato che la figlia di Parolisi ha chiesto e ottenuto di cambiare cognome. Queste le sue parole: “Il desiderio del cambiamento del cognome era proprio della minore, che provava un senso di insofferenza manifestando disagio nell’essere chiamata, ad esempio a scuola, con il cognome del padre uxoricida. Quindi approfittando anche del cambiamento di una norma, perché c’è stata una legge proprio sul femminicidio che ha previsto delle modifiche del Codice Penale in favore degli orfani per i crimini domestici, siamo riusciti a far cambiare il cognome della bambina da quello del padre assassino a quello della madre, ‘Rea’, appunto”. Potrebbe interessarti anche —> Salvatore Parolisi scarcerato: si teme per la figlia, parla il fratello di Melania Rea