Luigi Pucariello era un infermiere e soccorritore del 118, morto per Covid a Lucera, nel foggiano. Si era contagiato a ottobre, e dopo qualche giorno senza sintomi, aveva iniziato ad avvertire la cosiddetta “fame d’aria”. Luigi non aveva, apparentemente, patologie pregresse. Gino, come lo chiamavano gli amici, lascia la moglie e due figli.
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I colleghi ricordano Luigi
Luigi Pucariello lavorava da una decina d’anni al pronto soccorso dell’ospedale Lastaria del centro federiciano. Prima ancora aveva collaborato come elisoccorritore all’Alidaunia di Foggia. I colleghi del 118 piangono Luigi Pucariello, morto per Covid a 59 anni. L’ennesima vittima tra il personale medico-sanitario. “Ha lavorato per noi tanti anni, non ci sembra vero. Ed ironia della sorte siamo stati noi stessi a trasferirlo in elisoccorso a San Giovanni Rotondo”. A fine ottobre aveva contratto il virus. “Abbiamo lavorato insieme e insieme ci siamo contagiati”, ha raccontato Simone Codirenzi, amico e collega di Luigi. “Lui è stato asintomatico per i primi 4- 5 giorni. Poi improvvisamente un pomeriggio ha avvertito – ricostruisce l’uomo – la cosiddetta fame d’aria”.
Soccorritore morto per Covid a Lucera
“Da lì è stato trasportato d’urgenza al policlinico di Foggia, dove è stato ricoverato in rianimazione fino a dieci giorni fa quando, poi, purtroppo il suo quadro clinico è precipitato”. A quel punto l’infermiere è stato trasferito alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo dove è deceduto. AnchePaola Caporaletti, primaria del Pronto Soccorso del policlinico Riuniti di Foggia, ricorda con un lungo post le ultime parole scambiate con Gino: “È necessario spostarti in rianimazione”. “Non mi fai intubare vero?”. “Per ora non è necessario. Purtroppo dobbiamo vedere come va e ne riparliamo.” Ci tenevamo per mano e ci guardavamo negli occhi. “Va bene, andiamo”, conclude il post. >> Tutte le news