Questa sera, come da tradizione, sarebbe dovuta andare in scena la Prima alla Scala della Lucia di Lammermoor. Un focolaio Covid all’interno del coro, oltre all’impossibilità di accogliere il pubblico in platea, aveva però fatto perdere la speranza agli appassionati di opera. Il consiglio di amministrazione dell’istituzione milanese non si è però persa d’animo, anzi ha colto l’occasione per “democratizzare” lo straordinario evento annuale dell’apertura della stagione alla Scala. “A riveder le stelle” va in onda oggi, 7 dicembre 2020, su Rai 1, Radio 3 e Raiplay a partire dalle ore 17.
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Tra opera, balletto, cinema e letteratura
Le arie e i momenti di danza saranno collegati da testi recitati da attori, tra cui Caterina Murino e Massimo Popolizio, a significare la continuità tra le arti. La platea e i palchi, privati del pubblico, saranno occupati dall’orchestra e dagli artisti. Lo spettacolo metterà in scena 24 tra le arie più famose di sempre. Tutto senza pubblico e trasmesso in diretta tv e streaming. Per cantare l’inno di Mameli, che apre lo spettacolo, sono stati scelti i lavoratori del teatro. Le arie che alcuni fra i cantanti più famosi del mondo eseguiranno sono alcune delle più conosciute, dal “Nessun dorma” della Turandot, a “Una furtiva lacrima” dall’Elisir d’amore. Nella parte dedicata al balletto, che sarà diretta dal maestro Michele Gamba, saranno protagonisti l’étoile Roberto Bolle.
“A riveder le stelle”, lo scopo del regista
Lo scopo del regista Davide Livermore, chiamato d’urgenza per realizzare questo “A riveder le stelle” è quello di far capire questa attualità delle emozioni espresse nel melodramma. E per farlo ha scelto di utilizzare il linguaggio del cinema, ad esempio con tributi a Fellini. Livermore farà anche ricorso ai video (il primo una ripresa dall’alto di piazza Scala e piazza Duomo deserte la notte) e alla realtà aumentata. >> Tutte le notizie di cultura