Il Congedo di Paternità nel 2021 si estende a 10 giorni. Fino ad oggi nella bozza del Disegno di Legge di Bilancio si comunicava che i giorni di congedo per i neo papà sarebbero stati solo 7. Ma si è trovata l’intesa nella maggioranza per l’aumento dei giorni previsti per il congedo. Ora sembrerebbe che i padri potranno prendersi cura della nuova vita e quindi assentarsi dal lavoro fino a 10 giorni.
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Congedo di paternità: chi ne ha diritto
Il congedò paternità dovrebbe passare da 7 a 10 giorni. Una bella vittoria per le nuove famiglie con un neonato in casa. Una mano in più è sempre gradita sopratutto quando di mezzo c’è una piccola creatura. Andiamo a vedere nel dettaglio come funziona, chi ne ha diritto e quanti giorni sono effettivamente previsti. Innanzitutto precisiamo che per lo Stato Italiano il periodo di assenza dal lavoro a causa della nascita di un figlio è obbligatorio e non facoltativo. Infatti è dovere del neo papà utilizzare questi giorni per dedicarsi alla cura del proprio figlio e della famiglia. Il periodo in cui il padre dovrà chiedere questi giorni di congedo sarà limitato a mesi specifici. Infatti, può essere fruito entro 5 mesi dalla nascita del figlio o dall’ingresso dello stesso in famiglia nei casi di adozioni o affidamenti. Rispettando questa scadenza, i giorni possono essere fruiti durante il congedo di maternità della madre lavoratrice, o anche successivamente e in maniera non continuativa.
Congedo paternità: busta paga al 100%
Durante il congedo paternità il papà ha diritto a ricevere in busta paga il 100% dell’intera retribuzione. È quindi obbligo del datore di lavoro anticipare in busta paga tali somme per poi compensarle nel modulo F24 con i contributi dovuti all’INPS. Se l’indennità invece, viene pagata dal datore di lavoro, le date in cui si vuole usufruire del congedo devono essere comunicate almeno 15 giorni prima. Se richiesto in concomitanza dell’evento nascita, il preavviso si calcola sulla data presunta del parto. A sua volta il datore di lavoro comunica all’INPS le giornate di congedo fruite;
se invece è l’INPS a pagare, è necessario presentare domanda direttamente all’Istituto tramite i servizi dedicati. Il datore di lavoro, quindi, comunica all’INPS le giornate di congedo fruite. Per specifiche più dettagliate sul Congedo di Paternità 2021 bisognerà attendere l’ufficialità del testo della Legge di Bilancio e le relative indicazioni dall’INPS. >> tutte le news di Urbanpost