Il Governo e le Regioni hanno discusso le ipotesi sulle restrizioni da adottare alla scadenza del Dpcm di Natale. E’ quasi certo che il prossimo weekend l’Italia sarà zona rossa o arancione. Il ministro della Salute Speranza: “Valutiamo per il prossimo fine settimana di applicare le misure dazona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni più piccoli per gli spostamenti”. La decisione, da coordinare con i presidenti di Regione, arriverà in settimana.
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Weekend in zona rossa: le ipotesi in campo
Il premier Giuseppe Conte e il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia hanno riunito il vertice con i capidelegazione di maggioranza e il Comitato tecnico scientifico. Ieri è emersa l’ipotesi di adottare una sorta di “provvedimento ponte” tra 7 e 15 gennaio. Le proposte emerse sono due. Quella di mantenere in vigore le misure vigenti fino a venerdì 15 gennaio (pertanto zona arancione nei feriali e rossa nei weekend). Oppure quella di istituire la zona gialla per giovedì 7 e venerdì 8 gennaio, per poi passare alla fascia arancione nel weekend, 9 e 10 gennaio, per poi assegnare fasce di colori alle Regioni in base al monitoraggio del Cts.
Secondo quanto riportato dal ministro Speranza, la linea più rigida sembra prevalere, ovvero è più probabile la proroga delle misure del Dpcm tuttora in vigore. Tra giovedì e venerdì l’Istituto Superiore di Sanità fornirà al Governo il nuovo Report. Tutti i presidenti di Regioni si sono detti concordi con l’opzione più rigorosa anche per le prossime settimane, a patto che il Dpcm non venga modificato ogni settimana e che i ristori vengano garantiti.
Restrizioni Covid: si valutano modiche all’indice Rt
Anche i parametri pesati dal Cts per l’assegnazione delle fasce di pericolo sono tornati in discussione. In particolare, vi è l’ipotesi di rivedere l’indice Rt in chiave più restrittiva. Al momento, la zona arancione scatta se l’indice Rt è uguale o superiore a 1,25 e la zona rossa con un indice di 1,50. Si valuta di abbassare la soglia rispettivamente a 1,00 e 1,25. E’ pertanto ormai sicuro che nel weekend del 9 e 10 saranno in vigore restrizioni da zona almeno arancione, e rossa nel caso in cui si trovasse un accordo con i presidenti. E’ certo che lo spostamento tra Regioni, fino al 15, sarà vietate se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Anche il divieto di ospitare in casa più di due parenti o amici sembra rimanere una certezza.
Covid, rientro a scuola
Per quanto riguarda la scuola, il premier Conte spinge per rispettare la data di inizio concertata: il 7 gennaio, con presenza al 50%. Ma il fronte dei no sembra allargarsi, visto che i numeri ancora alti del contagio preoccupano, soprattutto in certe aree del Sud. “Abbiamo fatto tutto ciò che era necessario in tema di sicurezza per i trasporti in accordo con i prefetti, ma restano molte criticità sul contenimento della pandemia”, avvertono i presidenti di Regione in quota Lega. I presidenti delle Regioni hanno infatti chiesto di attendere i risultati del monitoraggio dell’8 gennaio per le scuole superiori, dando invece il via libera a elementari e medie dal 7 gennaio come previsto. >> Tutte le news