Paragone (Italexit). “Trovo patetico ascoltare lo stress del palazzo su come risolvere il puntino che riguarda l’egoismo dei premier o del portavoce dei premier, rispetto allo stress che sta vivendo il Paese. Serve un vaccino fiscale. Stiamo costringendo l’economia reale a morire, mentre questi parlano di servizi segreti, di come si sono svegliati Conte, Renzi e Casalino. E’ chiaro che i disordini arriveranno”. E’ tranchant come suo solito Gianluigi Paragone, senatore del gruppo misto e fondatore del movimento “Italexit”, che intervistato da Radio Cusano Campus ripete quello che va dicendo da giorni nei video pubblicati sulla sua seguitissima pagina Facebook.
“Lo Stato adesso deve sfondare di deficit per ripartire”
“Hanno inviato le cartelle esattoriali, ma se tu mi hai costretto a stare a casa devi resettare una serie di impegni fiscali. O saltano le famiglie o salta lo Stato, ma lo Stato non può saltare, ecco perché lo Stato adesso deve sfondare di deficit per ripartire”. La ricetta di Paragone è molto semplice. Il Governo l’applicherà? Difficile a dirsi, anche se qualche segnale in tal senso è arrivato, a partire dalle “promesse” su una nuova edizione della pace fiscale.
“Ci siamo stupiti per quanto successo in America – dice Paragone – ma i parlamenti sono stati già saccheggiati tempo fa dai poteri finanziari, quelli delle multinazionali che decidono addirittura chi può e non può parlare. Nelle nostre pseudo democrazie i parlamenti sono svuotati”.
Paragone (Italexit): “Serve un vaccino fiscale, altrimenti è chiaro che i disordini arriveranno”
Un governo deve fare finire tutto nell’economia reale? Serve un vaccino fiscale. Non si può pensare che l’economia reale possa ripartire da secoli di affanni in questo modo. Stiamo costringendo l’economia reale a morire, mentre questi parlano di servizi segreti, di come si sono svegliati Conte, Renzi e Casalino. E’ chiaro che i disordini arriveranno. Hanno inviato le cartelle esattoriali, ma se tu mi hai costretto a stare a casa devi resettare una serie di impegni fiscali. Quando i Padri Costituenti parlavano di sovranità dello Stato è perché lo Stato non fallisce, lo Stato non è una famiglia, può andare in deficit. O saltano le famiglie o salta lo Stato, ma lo Stato non può saltare. Ecco perché lo Stato adesso deve sfondare di deficit perché se no non partiamo”. >> Le notizie di politica italiana