Sondaggi elettorali, M5S in crescita, Italia Viva punita dagli elettori. Questi in sintesi i dati dell’ultima media dei sondaggi elaborata da Termometro Politico. Come di consueto il sito specializzato nel realizzare e classificare le rilevazioni sullo scenario politico italiano ha messo ha confronto più sondaggi. Questa settimana, in particolare, la media prende in considerazione le rilevazioni di sette istituti: Bidimedia, Tecné, Demopolis, SWG, Euromedia Research, Index Research e Ipsos.
Sondaggi elettorali, la Lega resta primo partito ma il Pd torna a crescere
L’apertura della crisi da parte di Italia Viva, con il ritiro della propria delegazione dal Governo Conte II, provoca i primi effetti sulle intenzioni di voto pubblicate nel corso della settimana soprattutto all’interno dell’ex maggioranza. Il centrodestra è invece complessivamente stabile, con in particolare la Lega che non evidenzia un trend coerente fra i diversi sondaggi. La forza politica di Matteo Salvini resta primo partito con un dato medio del 23,4%.
Nella media settimanale il Partito Democratico viene accreditato al 20,3%, con un distacco di circa tre punti percentuali dalla Lega, mentre il Movimento 5 Stelle mette d’accordo i diversi istituti nel segnalare una leggera crescita rispetto alle proprie precedenti rilevazioni e si attesta al 14,6%.
Fratelli d’Italia stabilmente due punti avanti al M5S, Italia Viva di Renzi sotto al 3%
Il terzo partito nelle intenzioni di voto è però stabilmente Fratelli d’Italia, che raggiunge questa settimana il 16,5%, quasi due punti percentuali in più dei pentastellati. Sempre nel centrodestra è positiva la tendenza in 5 dei 7 sondaggi per Forza Italia, accreditata del 7,8%.
L’altro trend coerente nei dati dei diversi istituti è quello riguardante Italia Viva con una flessione di alcuni decimali che inchioda la formazione di Matteo Renzi al 2,8% nella media settimanale. Fra le altre forze minori, Azione di Carlo Calenda si attesta al 3,5% mentre Sinistra/LeU è al 3,3%. Infine, +Europa non va oltre il 2% con tutte le altre forze politiche che restano sotto tale soglia.
Sondaggi elettorali, ma il “partito di Conte” quanti voti avrebbe? Ecco chi ne farebbe le spese
Nella media di Termometro Politico spicca l’assenza del “partito di Conte”. Ufficialmente la formazione politica dell’attuale premier, il cui governo è in bilico dopo lo strappo di Renzi, ancora non c’è. Per cui le principali case di sondaggi non la considerano nelle loro rilevazioni. Ma ci sono altri sondaggi che assegnano una percentuale significativa ad un possibile movimento politico guidato in prima persona da Giuseppe Conte. Voti che sposterebbero, forse in modo determinante, gli equilibri tra centro-destra e centro-sinistra a favore di quest’ultimo.
Uno degli ultimi sondaggi che prende in considerazione il “partito di Conte”, quello di Emg per la Rai, assegna al movimento politico guidato dal premier il 9,1% delle intenzioni di voto attuali. Un bel gruzzolo di voti, che non sarebbero acquisiti solo a spese degli attuali partiti della maggioranza giallorossa. Se si andasse al voto con una lista Conte, alleata di Pd, M5S e LeU, oltre a forze minori di orientamento riformista (Calenda, +Europa), per il centro-sinistra potrebbe non essere impossibile il sorpasso ai danni di un centro-destra ridimensionato. Secondo Emg, infatti, Conte pescherebbe consensi anche tra le file della Lega, di Italia Viva (sì, con buona pace di Renzi) e soprattutto tra quelle di Forza Italia. >> Tutti i sondaggi elettorali