Rocco Casalino licenziato? Di retroscena in queste ore se ne leggono tantissimi. La verità certa al momento è una sola Giuseppe Conte, l’avvocato del popolo, ha annunciato all’ultimo consiglio dei ministri le dimissioni e si è recato al Colle per conferire col presidente della Repubblica, che ha ora la partita nelle sue mani. Tralasciando le possibili alternative che si spalancano dinnanzi al Capo dello Stato, vogliamo rilanciare una fresca indiscrezione di “Libero Quotidiano”. Una voce riguardante Rocco Casalino che arriverebbe direttamente da Palazzo Chigi: «C’è chi sostiene che ad horas starebbe tornando al centro la richiesta iniziale dei renziani a Conte: più che “dacci il Mes” quotidiano, liberaci da Rocco». È davvero così?
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Rocco Casalino licenziato da Conte: l’indiscrezione da Palazzo Chigi che scotta
Rocco Casalino ha rappresentato sin da subito un antagonista per il rottamatore. A maggior ragione dopo la boutade «Se andiamo in Senato lo asfaltiamo come è successo con Salvini». Un’uscita che ha compromesso in qualche modo il già delicato rapporto tra il premier Conte e il leader di Italia Viva Matteo Renzi. “Ed è così che più che Bonafede e il suo giustizialismo, più che Fraccaro e l’appetita poltrona di sottosegretario alla Presidenza, potrebbe essere proprio l’ingegner Rocco l’agnello sacrificale con cui lavare via i peccati di hybris dell’avvocato di Volturara Appula e riportare Giuseppi sulla retta via. Perché il problema – dall’adunata dei “responsabili” alle percentuali osannate sul futuro partito contiano (che tanto turba i sogni di Renzi & co) -, sarebbe proprio là: nella war room del portavoce”, scrive “Libero Quotidiano”. Ed effettivamente, in più occasioni, quando da ogni dove si voleva attaccare il premier Conte, lo si colpiva prendendo di mira Casalino, che ha alle spalle l’esperienza della prima edizione del “Grande Fratello”. Un’onta? Beh, a sentir Renzi sembrerebbe di sì: «Capisco che nella cultura del Grande Fratello è difficile da accettare, ma i testi di legge non sono post, i decreti non sono tweet, una riforma non è una storia su Instagram».
«È bravissimo a fare il suo mestiere. È fedele interprete del pensiero del suo capo»
Lo stesso leader di Iv ha detto: «Casalino è bravissimo a fare il suo mestiere». E ancora: «È fedele interprete del pensiero del suo capo. Quello che fa lui per me è un grande reality permanente in cui si può geolocalizzare il bunker di Bengasi o trasformare in show le passeggiate in centro…». Dunque? Nell’eventualità dell’avvio di Conte Ter non è escluso che la poltrona di Casalino salti. «Lo scalpo di Rocco sarebbe tutto sommato un balsamo per gli alleati di maggioranza ma anche per molti big dei 5 Stelle, ad iniziare proprio da Luigi Di Maio: un modo per staccare il “microfono” a Conte. Figuriamoci per i renziani, per i quali il “ministro Casalino” – visto il suo peso specifico politico – vale da solo mezzo rimpasto», conclude “Libero Quotidiano”. Leggi anche l’articolo —> Verso il Conte ter: riparte la caccia ai “costruttori”, ecco chi sono