Negli Stati Uniti nasce il fenomeno dei “cacciatori di vaccino”. Si tratta spesso di giovani che, desiderosi di tornare al più presto alla vita di prima, tentano di accaparrarsi gli avanzi del siero. E talvolta ci riescono. La CNN racconta l’esperienza di una 25enne che è riuscita ad intercettare una dose di vaccino prima che venisse gettata nei rifiuti speciali, fuori da una farmacia. A chi li accusa di saltare la fila, i “vaccine hunters” rispondono che le dosi sarebbero andate sprecate.
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La pandemia negli Stati Uniti
Gli Stati Uniti viaggiano verso il mezzo milione di morti per Covid-19, i contagi sono ancora fuori controllo nonostante Joe Biden abbia finalmente reso obbligatorio l’uso della mascherina. Il nuovo presidente ha annunciato un piano dettagliato per somministrare “100 milioni di vaccini in 100 giorni”. Ma gli esperti avvertono che, con la diffusione delle nuove varianti, il piano potrebbe non essere sufficiente ad arginare il disastro. All’attuale ritmo di 1,3 milioni di dosi al giorno, gli States raggiungeranno, si prevede, il 75% della popolazione entro l’estate 2021.
I cacciatori di vaccino
Nonostante la campagna vaccinale avanzi, i “cacciatori di vaccini” tentano la scorciatoia. Si tratta spesso di giovani che decidono di rovistare nei rifiuti speciali degi ospedali o delle farmacie in cerca di avanzi. La CNN ha raccontato la storia di Isabella Medina, una 25enne in salute che, se avesse dovuto aspettare il suo turno, avrebbe ricevuto il vaccino alla fine dell’estate. Impiegata nell’industria del cinema, Isabella ha deciso di lanciarsi nella “discarica del vaccino”. Isabella racconta di essersi messa ad aspettare fuori d una farmacia, e di aver osservato la fila crescere dietro di lei. Alla fine della giornata, ad appuntamenti finiti, allo staff della farmacia erano rimaste 8 fiale, che hanno offerto alle persone in fila. “Meglio usare gli avanzi che sprecarli”, sostengono i “cacciatori di vaccini”, che poi però dovranno ora organizzarsi per sottoporsi al richiamo dopo 21 giorni.