Nominato ministro dell’Economia e delle Finanze del governo Draghi, Daniele Franco vanta una lunga carriera divisa tra Bankitalia e la Ragioneria di Stato. Classe 1953, Franco nasce a Trichiana, ai piedi delle Dolomiti bellunesi, ed è considerato uno dei “tecnici per eccellenza” della squadra neocostituita. Esperto di conti pubblici, il ministro fu, nel 2018, bersaglio di Casalino.
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Daniele Franco, chi è il ministro dell’Economia del nuovo governo
Laureato in Scienze Politiche nel 1977 e con un master in Economia in Gran Bretagna, Daniele Franco entrò per la prima volta nella Banca d’Italia nel 1979. Vi farà ritorno per altre due volte: nel 1997, dopo la carica di Consigliere Economico nella Commissione Europea; e nel 2019, dopo aver ricoperto l’incarico della Ragioneria di Stato. La ‘missione’ di Ragioniere Generale dello Stato ebbe inizio per Franco con il governo guidato da Letta. Era il 2013. Attuale direttore generale di Bankitalia, Franco ha raggiunto i vertici dell’istituzione nel 2019, come vicedirettore, per divenire poi direttore dal 1°gennaio 2020. È, al contempo, Presidente dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni.
Garanzia di competenza e rigore professionale
Garanzia di competenza e rigore professionale per il governo Draghi, Franco era a capo dei tecnici appellati con epiteti poco delicati da quello che nel 2018 era da poco diventato il portavoce del Governo, Rocco Casalino. In un audio inviato ad un gruppo di giornalisti, il capo ufficio stampa dell’ex presidente Conte, esprimeva tutto il suo disappunto verso i tecnici del ministero dell’Economia che faticavano a trovare i fondi per finanziare il Reddito di Cittadinanza. “Nel 2019 ci concentreremo a far fuori tutti questi pezzi di me**a del Mef”, aveva detto. E, a capo di questi, proprio Daniele Franco. >> Governo Draghi spacca il centrodestra, battaglia sulle Commissioni: «Non molliamo niente»