M5s espulsioni. Una notizia che scotta arriva da “Repubblica”. Matteo Pucciarelli in un articolo oggi spiega che il capo politico Vito Crimi, reggente in realtà di un ruolo che tecnicamente non esiste più, potrebbe presto rendere pubblica una mail di Beppe Grillo, che invita a rimandare la votazione sui Cinque stelle. “Il direttorio si farà, ma non a brevissimo. Evidentemente c’è prima da chiarire il conflitto con Davide Casaleggio e la sua struttura tecno-politica”, scrive il giornalista, che menziona, a ‘mo di esempio, nel suo pezzo la “benedizione” alla ricandidatura a sindaca di Roma Virginia Raggi, da parte del papà del MoVimento, il quale si è guardato bene dal menzionare il voto su Rosseau a suo favore. Richiesta che era arrivata, tra l’altro, dalla stessa giorni fa.
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M5s espulsioni indiscrezione su mail di Grillo: Crimi potrebbe diffonderla
Non sarà affatto facile riorganizzare il M5s dopo l’espulsione dei senatori annunciata da Vito Crimi: la “segreteria” del partito (così si chiamavano una volta) potrebbe scommettere, secondo quanto riferisce sempre ‘Repubblica’, su Antonella Laricchia, già candidata presidente per la Regione Puglia. Ma non solo: in pista anche Danilo Toninelli, un altro poco convinto della scelta sull’esecutivo. Dello stesso avviso la vicepresidente del Senato Paola Taverna, che come scrive Pucciarelli non “sarebbe felicissima dell’appoggio al governo Draghi” . Alcuni grillini le contesterebbero il fatto di non aver rispettato una norma interna, ossia di non ricevere le indennità di carica, cosa che lei invece ha fatto («ma quei soldi li ho donati alla Protezione Civile», la sua risposta). Ad annunciare ricorso anche Barbara Lezzi: «Voglio restare, non vado da nessuna parte», ha detto su Rai Tre da Lucia Annunziata. Gli espulsi in tutto, ricordiamo, sono 40.
Di Maio: «Spero che si possa accogliere Conte il prima possibile»
L’articolo di Pucciarelli su “Repubblica” si apre e chiude con Giuseppe Conte. In prima battuta le dichiarazioni di Luigi Di Maio: «Spero che il M5s possa accoglierlo il prima possibile», senza far capire quello che sarà il ruolo dell’ex presidente del Consiglio, tantomeno le modalità. Sul finale le speranze di Rocco Casalino: «Tornerà a darci una mano, ce n’è bisogno», ha sottolineato l’ex portavoce. E non è escluso che si istituirà una figura ad hoc per lui, del resto “gli statuti sono fatti per essere modificati”, sentenzia il giornalista. Ma la domanda vera è: di tutto questo l’avvocato del popolo che pensa? Leggi anche —> Salvini: «Aprire i ristoranti la sera», poi fa annuncio inatteso sui vaccini