“Draghi ha bisogno di mettersi il cappello di D’Artagnan? No, perché è una persona ben definita. Beppe Grillo invece sì. Non lo conosco, ma posso affermare che cerca il travestimento chi ha un problema di identità, tanto più chi si trova nella scomoda situazione di dover cedere il suo ruolo di leader a Conte, o si sfascia tutto”. Così Paolo Crepet, conversando con l’agenzia di stampa Adnkronos, psicanalizza il padre fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo.
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Crepet individua anche un’altra componente di disturbo psicologico in Beppe Grillo. “Il narcisismo, quando deve coincidere con la mancanza di identità. Cacciando Conte, Grillo diventerebbe per usare un’espressione napoletana ‘un principe in coppa a munnezza’, cioè il leader del nulla”.
Beppe Grillo, Crepet: “E’ un comico? E’ un azionista? E’ un ‘vaffa’? E’ il fratello gemello di Casaleggio?”
“E’ un comico? E’ un azionista? E’ un ‘vaffa’? E’ il fratello gemello di Casaleggio? – domanda provocatoriamente lo psicoterapeuta, autore da ultimo de ‘La fragilità del bene’, di Einaudi – Grillo deve buttarla in ‘ammuina’. Ci sono personalità indeterminate che hanno bisogno di una continua esibizione e di mascherarsi per evitare di rispondere alla fatidica domanda: Lei chi è?”
“Sono anguille più che bipedi” che di fronte all’esigenza di “dare una casa a Conte per non sfasciare il Movimento – conclude – si mascherano da astronauti o in costume zebrato per avere popolarità sui social, poco importa”. >> Le news sul Movimento 5 Stelle