Subito dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti, è iniziato a circolare il nome di Enrico Letta come nuovo segretario del Partito Democratico. Ex presidente del Consiglio dal 2013 al 2014, Letta in realtà si è allontanato dalla politica italiana per insegnare alla Sciences-Po di Parigi. Sicuramente, dal canto suo vanta una serie di primati: per esempio, a 32 anni è diventato il più giovane ministro della Repubblica, titolare delle Politiche comunitarie nel primo governo D’Alema. Titolo che è riuscito a togliere a Giulio Andreotti. Ma come mai ora il suo nome è tornato a essere così presente tra i Palazzoni Romani? Qual è la sua storia? La sua carriera? E la sua vita privata? Ha figli? Scopriamo tutte le curiosità su Enrico Letta.
Chi è Enrico Letta, il possibile prossimo segretario del PD
Classe 1966, Enrico Letta è nato a Pisa e oggi è sposato con la giornalista del Corriere della Sera Gianna Fregonara. Con lei ha tre figli: Giacomo, Lorenzo e Francesco. La sua carriera inizia con gli studi presso l’Università di Pisa e una laurea in Diritto Internazionale. Sempre nella sua città, poi, consegue il dottorato di ricerca in Diritto delle comunità europee alla Scuola Superiore “S. Anna”. A soli 25 anni diventa presidente dei Giovani del Partito Popolare europeo. La vera svolta però arriva nel 1990 quando conosce Beniamino Andreatta. Lo stesso anno diventa ricercatore dell’Arel, l’Agenzia di ricerche e legislazione di cui è segretario generale dal 1993.
Ed è sempre il 1993 l’anno nel quale ha i primi contatti con le Istituzioni: grazie alla collaborazione con Andreatta, infatti, diventa capo della sua segreteria al Ministero degli Esteri nel governo Ciampi, e in seguito, sotto scelta del Presidente, nel 1996 diventa segretario generale del Comitato per l’euro al Ministero del Tesoro.
Tra il 1997 e il 1998 è vicesegretario del Partito Popolare Italiano, e alla fine di quell’anno diventa il ministro più giovane della storia. A soli 32 anni, infatti, Enrico Letta viene nominato ministro per le Politiche Comunitarie. Con l’arrivo del nuovo millennio diventa ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato nel secondo governo D’Alema. Mantiene questo posto anche con il governo Amato, per il quale viene nominato poi ministro del Commercio con l’Estero fino al 2001, anno nel quale si iscrive alla Margherita. Come si legge nel suo sito, nel 2004 rassegna le dimissioni alla Camera e, da capolista dell’Ulivo viene eletto deputato europeo per la circoscrizione Italia Nord-Est con 173.000 voti. Torna deputato nella XV Legislatura, e tra il 17 maggio 2006 e l’8 maggio 2008 è sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Prodi.
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La carriera di Letta nel PD
Alla nascita del Partito Democratico, nel 2007, si candida come segretario e riesce a conquistare l’11% dei consensi. Un anno dopo, nelle elezioni di aprile 2008, come capolista del PD nella Circoscrizione Lombardia 2 viene eletto alla Camera dei Deputati. Solamente poche settimane dopo Walter Veltroni lo chiama a far parte del governo ombra del Partito in qualità di responsabile Welfare. Nel 2009, poi, decide di appoggiare Pier Luigi Bersani al Congresso del Partito Democratico e, dopo l’elezione di quest’ultimo come segretario, viene nominato dall’Assemblea nazionale vicesegretario unico. Passano alcuni anni, e nelle elezioni del 2013, in quanto capolista del PD, viene eletto Presidente del Consiglio dei Ministri.
Rimane in carica fino al 2014, quando lascia il posto a Matteo Renzi in seguito alle dimissioni dall’esecutivo del ministro Nunzia De Girolamo. Dal 27 gennaio 2014, poco prima della crisi di governo, assume ad interim la carica di Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Da quell’anno decide di lasciare la politica per dedicarsi all’insegnamento. Diventa infatti professore a Parigi all’Institut d’Etudes politiques de Paris, nel 2015 fonda la Scuola di Politiche intitolata a Beniamino Andreatta, diventa Dean della Paris School of International Affairs dell’Università Sciences-Po a Parigi e dal 2016 è Presidente del “Jacques Delors Institut – NOTRE EUROPE“, think tank fondato dall’ex Presidente della Commissione Europea Jacques Delors, con sedi a Parigi e Berlino. Nel frattempo, poi, pubblica anche diversi volumi e saggi. Nella sua pagina, infine, si legge che Enrico Letta è un appassionato della lettura e di Dylan Dog, tifa da sempre per il Milan e gli piace ascoltare Irene Grandi, Elio e le storie tese, Vasco Rossi e Zucchero. >> Tutte le notizie di UrbanPost