Ospite ieri sera, giovedì 18 marzo 2021, del programma “Piazza Pulita”, l’immunologa Antonella Viola, direttrice scientifica IRP Padova, che nel corso di una lunga intervista ha fatto chiarezza sulle questioni più spinose dell’affaire AstraZeneca. L’Agenzia Europea del Farmaco proprio ieri, in conferenza stampa, ha definito il siero anglo svedese «efficace e sicuro», con «benefici che superano i rischi». L’esperta in studio da Corrado Formigli ha illustrato uno scenario inedito: «Succederà che in estate noi comunque saremo fuori da questa situazione perché avremo le persone fragili che sono protette, per cui se anche il virus circola e qualcuno si ammala non succederà nulla di speciale, diventerà una specie di influenza».
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Antonella Viola a “Piazza Pulita”: quando si potrà “scegliere” il vaccino anti Covid
Lo stop di AstraZeneca, inutile dirlo, ha creato parecchia confusione. “Tante persone dicono: io voglio scegliermi il vaccino. Ora… escluso secondo me l’idea che uno possa scegliersi il vaccino, ma l’idea che il medico curante possa suggerire un siero piuttosto che un altro e che questo suggerimento sia vincolante è un’idea? Avviene in altri paesi? È sensato?”, ha chiesto il conduttore Corrado Formigli alla professoressa Antonella Viola. «È assolutamente sensato, ma non può essere adesso. Ora noi dobbiamo correre, vaccinare per grandi linee. Noi stiamo già secondo me sbagliando. Avremmo dovuto vaccinare già dal primo momento le persone fragili e non abbiamo fatto questo, non dovevamo vaccinare i 21enni. Dobbiamo insistere sul vaccinare le persone fragili: è questa la chiave per uscire dall’incubo che stiamo vivendo», ha spiegato l’immunologa.
«Potremo scegliere il vaccino più adatto in base alle caratteristiche cliniche del vaccino»
«Detto questo, l’ideale sarebbe che con più vaccini, e a breve li avremo, noi potremo scegliere il vaccino più adatto in base alle caratteristiche cliniche del vaccino», ha affermato la professoressa Antonella Viola. Non direttamente il paziente, ma il medico curante: «Per esempio a una donna giovane che prende la pillola un medico può stabilire il vaccino X, mentre per un uomo di 75 anni ne è meglio un altro», ha concluso l’immunologa. Una possibilità, a detta sua, non così lontana. Leggi anche l’articolo —> AstraZeneca, Ema non esclude legame per trombosi rare: «Ecco i soggetti più colpiti»