AstraZeneca news. Sebbene l’Agenzia Europea del Farmaco abbia sciolto ogni dubbio, stabilendo che “i benefici superano i rischi”, in Europa non tutti sono pronti a riprendere con la somministrazione delle dosi del siero AstraZeneca. Norvegia, Svezia e Danimarca infatti continueranno lo ‘stop’ imposto da AstraZeneca per valutare i casi di coaguli nel sangue sospetti.
AstraZeneca, continua la sospensione
“A causa dei numerosi casi in Norvegia, vogliamo revisionare accuratamente la situazione prima di arrivare a una conclusione”, ha detto il direttore della Division of Infection Control, dell’Istituto Norvegese di Salute Pubblica Geir Bukholm. “Ciò richiederà tempo, e forniremo un aggiornamento alla fine della prossima settimana”, ha spiegato. Anche l’agenzia di salute pubblica della Svezia sta investigando sui casi di coaguli nel sangue avvenuti nel Paese. “Speriamo di essere in grado di decidere come usare nel modo migliore questo vaccino entro la prossima settimana”, ha spiegato l’epidemiologo svedese Anders Tegnell. Lo stesso vale per la Danimarca, che ha annunciato che continuerà la sospensione di AstraZeneca per studiare i dati e la valutazione di Ema nei prossimi giorni.
La possibile relazione tra AstraZeneca e i coaguli
“Abbiamo risultati che potrebbero spiegare l’evoluzione clinica dei pazienti ricoverati”, ha detto il professore di ematologia dell’Oslo University Hospital Holme, riferendosi ai casi sospetti di coaguli sanguigni relazionati alle iniezioni di AstraZeneca. “Questi pazienti hanno avuto una forte risposta immunitaria che ha portato alla formazioni di anticorpi, che possono aver influenzato le piastrine e portato a coaguli”, ha spiegato Holme. I casi di coaguli sospetti in Norvegia sono stati sei, due dei quali si sono rivelati fatali. Lepersone che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca sono 120mila.
AstraZeneca, il parere dell’Ema
L’Ema non ha escluso un legame tra il vaccino e le trombosi rare. “Ci sono anche alcune incertezze. Abbiamo visto alcune segnalazioni molto rare di casi che descrivono una specifica e inusuale combinazione di trombosi e trombocitopenia (abbassamento dei livelli di piastrine) e sanguinamenti. In pochi casi dopo 7-14 giorni dalla vaccinazione si è verificata una condizione nota come Coagulazione intravascolare disseminata. E in alcuni altri pochi casi una trombosi cerebrale dei seni venosi. Queste condizioni sono legate a bassi livelli di piastrine e le evidenze che abbiamo al momento non sono sufficienti a concludere con certezza se questi eventi sono correlati al vaccino oppure no”. Così ha concluso la presidente della commissione sicurezza dell’Ema Sabine Straus.
Sono 25 gli episodi registrati ad oggi, per i quali “un nesso causale con il vaccino non è dimostrato, ma è possibile e merita ulteriori analisi”, ha annunciato l’ente regolatorio. Sono circa 20 milioni le persone nel Regno Unito e nello Spazio economico europeo che hanno ricevuto il vaccino al 16 marzo.
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Riparte la vaccinazione in Europa
Intanto, nel resto d’Europa la macchina sta ripartendo: in Italia si ricomincia con AstraZeneca nel pomeriggio di venerdì 19, Francia, Germania e Spagna hanno annunciato lo stesso. Il primo ministro francese Jean Castex ha annunciato che riceverà il vaccino AstraZeneca venerdì pomeriggio come simbolo della fiducia nel siero AstraZeneca. >> Tutte le news di UrbanPost