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Vaccini, liste di riserva anti-spreco: tantissimi i “panchinari” in attesa di una dose

19/03/2021 11:09

Il commissario per l’emergenza Covid Figliuolo ha emesso lunedì 15 marzo un’ordinanza che prevede la somministrazione di vaccini residui a chi è disponibile. Nonostante non basti presentare un’autocandidatura spontanea (si seguono comunque i criteri delle categorie anche per le riserve), in questi giorni sono molti coloro che si interessano a come potersi iscrivere alle liste di riserva, talvolta creando disagi presso i centri vaccinali.

vaccino covid obbligatorio

L’ordinanza emessa da Figliuolo

“Voglio approfondire la questione delle dosi buttate – ha detto domenica scorsa Figliuolo in un intervento a ‘Che tempo che fa’, su Rai 3 – . Bisogna utilizzare il buonsenso: se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo bene, altrimenti si va su classi vicine o sennò su chiunque passa va vaccinato; questo bisogna fare”. Nel giro di 48 ore ha il generale ha firmato un’ordinanza della Presidenza del Consiglio in base alla quale – recita il documento – “le dosi di vaccino anti-Covid eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, siano eccezionalmente somministrate per ottimizzare l’impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento, secondo l’ordine di priorità individuato dal Piano nazionale e le successive Raccomandazioni“.

Liste informali a Bologna

Alcune regioni si sono già mosse, ma anche questa volta in modo disomogeneo e, per ora, confusionario. A Bologna, riporta Repubblica, in media 10-15 persone al giorno si presentano al centro vaccinale di Palazzo dei Congressi per essere messi in lista, se avanza qualche dose. Lasciano nome, cognome, professione, età, numero telefono su una lista informale, un foglio bianco sul banco accettazione. Tutto in attesa di capire i criteri, dopo il messaggio in tv del commissario all’emergenza che aveva detto “basta buttare le fiale, vaccinare chi passa”. “Se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarle bene, sennò si va su classi vicine e sennò chiunque passa va vaccinato”, aveva detto forse iperbolicamente Francesco Figliuolo, intendendo dire che evitare lo spreco è di importanza vitale. Infatti, sembra difficile che davvero gli operatori sanitari arriveranno a vaccinare “il primo che passa”.

Vaccini, liste di riserva in Lombardia

In Lombardia, i centri vaccinali hanno creato liste di riserva omogenee per criteri di appartenenza a fasce o categorie in via di vaccinazione da contattare in caso di dosi residue, secondo quanto disposto dall’ordinanza firmata da Figliuolo. Non sono previste né ammesse autocandidature, sottolineano dalla Regione. “Sono giornate in cui, anche legittimamente, i cittadini pongono domande – ha spiegato il direttore generale del Welfare, Giovanni Pavesi -. Molte persone si stanno anche presentando negli ospedali per “candidarsi” alla somministrazione del vaccino, ma su questo punto è necessario fare chiarezza. Confidiamo nella collaborazione e senso civico da parte di tutti evitando tra l’altro code inutili e il rischio di assembramenti”.
Intanto, al Bestia di Milano continuano a raccogliersi file di persone che tentano nell’impresa. In questi primi giorni, c’è stata una grande adesione: “Si sono registrati nelle liste d’attesa già 400 persone – spiegano i volontari del centro – tra loro c’è anche qualche giovane”.
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Liste di attesa in Campania

Lo stesso sta avvenendo in altre Regioni come la Campania. La Asl Napoli 1 Centro già martedì scorso ha dovuto invitare i cittadini a “non stazionare nei pressi del Centro vaccinale allestito alla Mostra d’Oltremare o qualunque altro centro di competenza Asl che dovesse essere disposto per la somministrazione dei vaccini, nella speranza di poter beneficiare di dosi in eccesso”. In caso di dosi residue “che altrimenti andrebbero sprecate – si legge in una nota – tali dosi saranno comunque somministrate su chiamata diretta della stessa Asl Napoli 1 Centro ai soggetti già presenti in piattaforma rispettando ‘categorie’ e ‘cronologia di adesione’.

Il caso Lazio

Caso virtuoso quello del Lazio, tra le più performanti nella campagna vaccinale. Qui infatti già da tempo il personale stila liste di riserva, avendo preso spunto dalla campagna vaccinale israeliana, nota per il suo enorme successo. >> Tutte le news di UrbanPost