Vaccinazioni in Italia report, sono 7 le regioni/province autonome che si trovano “sotto la media nazionale della capacità di somministrazione giornaliera di dosi vaccinali nell’ultima settimana, ma non sono le uniche che devono migliorare la propria performance. Il dato emerge dal 45esimo Instant Report Covid-19 , iniziativa dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università “Cattolica” di Roma. (prosegue dopo la foto)
Vaccinazioni in Italia il report della “Cattolica” evidenzia la difficoltà del sistema
Considerando il valore di 500.000, pari al 100% delle somministrazioni indicate come obiettivo dal Piano vaccinale anti-Covid, “il gap giornaliero medio dell’ultima settimana è pari al 69% (343.499 somministrazioni), considerando la capacità media di somministrazioni giornaliere di 156.501 dosi, di cui 87.861 sono prime dosi e 68.820 seconde”, si legge nel report.
Ad oggi hanno ottenuto la prima dose di vaccino 8.765.085 italiani, ma solo 2.787.749 hanno ricevuto le due dosi previste dai sieri attualmente in somministrazione. Dunque è stato vaccinato solo il 54,66% dell’obiettivo di 5,1 milioni da raggiungere al 31 marzo 2021. A fine mese, quindi, si raggiungerà solo la metà del traguardo stabilito a livello Ue.
Quali sono le regioni che stanno facendo meglio
Negli ultimi sette giorni, la regione Emilia-Romagna ha attivato un numero notevole di punti di somministrazione (32) seguita dalla Puglia (24), dalla Calabria (15) e dal Veneto (13). Al contrario, in Umbria, Lombardia, Molise e Valle D’Aosta non risultano nuovi punti di somministrazione.
Nell’immagine qui sotto la situazione aggiornata della campagna vaccinale nelle regioni.
Tra le regioni che stanno facendo meglio, nonostante il report della “Cattolica” abbia evidenziato la mancata attivazione di nuovi punti di somministrazione, c’è la Valle d’Aosta, che ha utilizzato il 96,8% delle dosi di vaccino disponibili. In VdA le persone immunizzate sono 20.480, pari al 16,37% della popolazione residente. Il Veneto, che ha utilizzato “solo” l’87,5% delle dosi di vaccino disponibili, ha però immunizzato già il 14,81% della popolazione. Anche la tanto bistrattata Calabria, che ha somministrato solo il 77,2% delle dosi disponibili, il dato peggiore a livello nazionale, è comunque giunta ad immunizzare il 12% della popolazione.
Come è semplice evincere dai numeri, la lentezza della campagna vaccinale non è dovuta soltanto alla ridotta capacità di somministrazione dei vaccini in alcune regioni. Mancano le dosi, almeno, nel mese di marzo è stato così. Per aprile la situazione dovrebbe (il condizionale è d’obbligo considerate le ultime vicende) migliorare nettamente.
Vaccinazioni in Italia report: le consegne di vaccini previste per aprile 2021
Queste le consegne di vaccini previste ad aprile 2021, come da piano del commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Figliuolo.
- Astrazeneca: 2,51 milioni di dosi
- Pfizer-Biontech: 4,54 milioni di dosi
- Johnson&Johnson: 1,83 milioni di dosi (vaccino monodose)
- Curevac: 1,83 milioni di dosi
- Moderna: 1,16 milioni di dosi
La tabella contenuta nel piano vaccinazioni del Commissario si riferisce alle forniture per quadrimestre, ma non è chiaro se le consegne saranno equamente suddivise per mese. Torneremo a breve sul discorso, perché è il fulcro per comprendere l’andamento reale della campagna vaccinale. E per capire se riusciremo davvero a raggiungere l’immunità di gregge per fine settembre, come auspicato dallo stesso Figliuolo. >> Le notizie sul Coronavirus