Decreto sanitari vaccino. Cambio di mansione, sospensione o addirittura licenziamento: ecco cosa potrebbero rischiare presto i sanitari che rifiutano il vaccino. Draghi ha fatto sapere che il governo è compatto sul tema degli operatori sanitari no-vax, e che la ministra della Giustizia Marta Cartabia, insieme ai ministri del Lavoro e della Sanità, stanno lavorando a un decreto.
Decreto sanitari vaccini
“Il governo vuole intervenire: non va bene che personale non vaccinato sia a contatto con malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo”. Così ha fatto sapere Mario Draghi ieri, 27 marzo. Il testo del decreto potrebbe prevedere l’obbligo dei vaccino anti-Covid per chi lavora a stretto contatto con i pazienti. Per chi continua a rifiutare il vaccino c’è invece l’ipotesi del cambio mansioni, come alternativa alle sanzioni, scrive Il Messaggero. Allo stato si tratta ancora di una bozza ma non si esclude che il provvedimento possa approdare già la prossima settimana al Consiglio dei ministri.
“L’adesione dei sanitari alla vaccinazione anti-Covid è stata molto alta – ha detto Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute. – Semmai c’è stato finora un problema di mancata offerta adeguata di dosi e ci aspettiamo che aumentando ora le dosi disponibili la domanda non venga sicuramente a diminuire. Un operatore sanitario – continua Rezza – dovrebbe considerare il vaccino un diritto-dovere, perché uno degli obiettivi del piano vaccinale è rendere Covid-free gli ospedali. Non si dovrebbe neanche arrivare all’obbligo, non dovrebbero avere esitazioni. In caso contrario, provvedimenti adeguati sono auspicabili”.
Il precedente
Pochi giorni fa, il giudice di Belluno Anna Travia ha respinto le richieste di due infermieri e otto operatori sociosanitari che avevano rifiutato di sottoporsi alla somministrazione della dose e che per questo erano stati sospesi dal lavoro. Il medico aveva dichiarato i sanitari ‘inidonei al servizio’. I dipendenti di due case di riposo del Bellunese, all’indomani del rifiuto erano stati messi in ferie forzate dalla direzione della rsa e sottoposti alla visita del medico del lavoro.
Gli operatori no-vax avevano fatto ricorso in Tribunale, sostenendo che la Costituzione dà libertà di scelta vaccinale. Il giudice, ha giudicato ‘insussistenti’ le ragioni dei ricorrenti. Ha inoltre sancito che “è ampiamente nota l’efficacia del vaccino nell’impedire l’evoluzione negativa della patologia causata dal virus come si evince dal drastico calo dei decessi fra le categorie che hanno potuto usufruire delle dosi, quali il personale sanitario, gli ospiti delle rsa e i cittadini di Israele dove il vaccino è stato somministrato a milioni di individui”.
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Scudo penale indennizzi
Nel decreto sanitari sull’obbligo di vaccinarsi, ci sarà anche lo scudo penale per medici e infermieri impegnati nelle somministrazioni, fatti salvi i casi di colpa grave. E l’ampliamento degli indennizzi per chi a seguito del vaccino subisce lesioni permanenti. >> Tutte le news