Gabriella Privitera è la madre di Fabrizio Corona, vedova del giornalista Vittorio Corona. Ha origini catanesi ed è forse una delle figure più importanti nella vita dell’ex re dei paparazzi. La donna ha altri due figli maschi: Francesco e Federico. Il primo è un videomaker, mentre il secondo ha deciso di seguire le orme paterne, diventando giornalista professionista a soli 24 anni. Vanta importanti collaborazioni con alcune delle testate di punta del nostro paese.
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Chi è Gabriella Privitera, la madre di Fabrizio Corona
Del privato di Gabriella Privitera non si hanno notizie precise. Sappiamo però che ha vissuto momenti molto difficili, come la scomparsa del marito Vittorio Corona, avvenuta nel 2007. Era un affermato e stimato giornalista, che ha lavorato anche come caporedattore per “Novella 2000”, per la casa editrice Rizzoli e prima ancora come capocronista del quotidiano “La Sicilia”. Nel suo curriculum anche un trascorso in Rai e collaborazioni con Mediaset. Tra i suoi amici più cari il conduttore e giornalista Maurizio Costanzo. Dopo la scomparsa del marito Gabriella Privitera ha dovuto affrontare gli alti e bassi del figlio Fabrizio. Gli è stata accanto, prendendosi cura anche del figlio di questi, Carlos Maria, frutto del matrimonio fallito con Nina Moric. Rapporti non proprio idilliaci con quest’ultima: stando a quanto emerso da alcune interviste di Corona.
La signora ospite da Barbara D’Urso: «Mio figlio sta male, può morire», l’appello al Ministro della Giustizia
Gabriella Privitera, ospite a “Live non è la D’Urso”, ha parlato del nuovo arresto del figlio, non nascondendo il cattivo stato di salute di Fabrizio Corona: «È in carcere in gravi condizioni psiche e debilitato, perché così la legge ha deciso. Lui però ha una grave patologia diagnosticata negli anni, confermata dall’ospedale di Niguarda, una sindrome bipolare con personalità borderline e tendenza alla depressione. Prima che lo arrestassero si è squartato un braccio in profondità, è stato un atto dimostrativo di rabbia contro l’ingiustizia che viveva».
A detta sua l’uomo rischia la vita: «Non può stare in carcere, io lo andavo a trovare mentre era in ospedale e non era stabile mentalmente, passava dall’aggressività alla calma assoluta. Ha un vuoto dentro molto profondo, ora da quello che mi ha detto l’avvocato ancora non mangia e le analisi del sangue non vanno bene. Io voglio dire ai giudici che c’è la possibilità che mio figlio muoia e questa possibilità è alta. Non ha nessuna colpa se non quella di essere ammalato, allora perchè si consuma ancora questa ingiustizia? Mi appello al Ministro della Giustizia, che intervenga! Se muore lo devono avere sulla coscienza!». Leggi anche l’articolo —> Il sindacato di polizia penitenziaria: “Corona? La punta di un iceberg, nelle carceri migliaia di detenuti con problemi psichiatrici”