Prestare assistenza ai propri cari può essere un compito molto impegnativo se, al tempo stesso, ci si deve preoccupare del bilancio familiare per non sforare sulle uscite. Come si può essere certi di limitare l’impatto economico da questo punto di vista? Per esempio imparando a scaricare le spese di assistenza. Non tutti sanno, infatti, che si può usufruire di una detrazione Irpef pari al 19% destinata alle spese per i badanti e i colf, vale a dire gli addetti all’assistenza di base. Per accedere a questo diritto, è necessario avere una certificazione medica di non autosufficienza, o comunque un’attestazione che dimostri che la persona ha bisogno di una sorveglianza costante. L’importo massimo per cui la detrazione è valida è pari a 2.100 euro all’anno per ciascuna persona assistita, a condizione che il contribuente abbia un reddito annuo inferiore ai 40mila euro.
Quali spese mediche possono essere scaricate
È possibile portare in detrazione alla fine dell’anno anche il 19% degli importi che sono stati pagati per la fruizione dei servizi di assistenza sanitaria erogati da professionisti quali i fisioterapisti e gli infermieri, oltre che per le cure mediche. Tuttavia, è possibile scalare tali spese unicamente a condizione che la loro somma sia di almeno 129 euro e 12 centesimi. Si possono detrarre, tra l’altro, le spese sostenute per i farmaci da banco e per i prodotti per automedicazione per i quali non c’è bisogno di prescrizione medica, a condizione che si adeguino ai criteri della Risoluzione 10/2010 emanata dall’Agenzia delle Entrate.
Le spese per i pannoloni
Nel novero delle spese che possono essere scaricate ci sono anche quelle per l’acquisto di dispositivi medici quali le traverse letto o i pannoloni per anziani. Ciò è vero anche nel caso in cui gli acquisti vengano effettuati online, per esempio nello store online di AMioAgio: si tratta di un e-commerce destinato a tutti i clienti privati che sono in cerca di prodotti per l’autodiagnosi e la medicazione, ma anche di articoli per l’igiene della persona. Una specifica attenzione è riservata proprio ai prodotti assorbenti per l’incontinenza urinaria, come i pannoloni.
Come richiedere la detrazione delle spese mediche
Per beneficiare della detrazione di tutte le spese mediche è necessario conservare le fatture e gli scontrini fiscali relativi, sui quali deve essere riportato il codice fiscale del compratore. Gli scontrini devono essere conservati per cinque anni; nel caso riguardino dei farmaci, devono essere indicati la quantità e il prezzo di ognuno dei farmaci che sono stati comprati.
L’Iva agevolata
Al di là delle detrazioni, c’è un’altra agevolazione fiscale di cui vale la pena di tener conto: è quella che riguarda le varie attrezzature destinate a soggetti colpiti da una menomazione funzionale permanente. Ebbene, questi dispositivi godono di un’Iva agevolata al 4%, invece che all’aliquota classica del 22%. I pannoloni per incontinenti a cui abbiamo fatto cenno in precedenza fanno parte dei presidi per i quali si può ottenere tale agevolazione; lo stesso dicasi per i materassi ortopedici terapeutici e per quelli antidecubito, ma anche per le traverse, per gli apparecchi acustici e per i cuscini antidecubito destinati alle sedie a rotelle. L’Iva agevolata al 4%, inoltre, può essere applicata anche ai servoscala, ai veicoli per le persone invalide e agli attrezzi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche. Ad ogni modo, è sufficiente recarsi sul sito web dell’Agenzia delle Entrate per trovare la lista completa dei presidi che permettono di usufruire dell’Iva al 4%.
Come usufruire dell’Iva al 4%
Ma qual è la procedura che è necessario seguire per usufruire di questa agevolazione sull’Iva? Molto semplicemente, nel momento in cui si effettua l’acquisto occorre fornire al venditore una prescrizione autorizzativa sottoscritta da un medico Asl. In alternativa si può anche compilare e firmare un’autocertificazione attraverso la quale si può attestare il riconoscimento per il soggetto di una invalidità funzionale. oltre a questi documenti, è necessario fornire la tessera sanitaria e un documento di identità.
L’indennità di accompagnamento
Ancora, è utile saperne di più a proposito delle indennità di accompagnamento. Con questa denominazione si fa riferimento a rimborsi che sono riconosciuti se un soggetto anziano non è in grado di camminare da solo e, più in generale, a svolgere in maniera autonoma le attività tipiche della vita di tutti i giorni. Per l’attivazione di tale iter è necessario rivolgersi al medico di base: spetta a lui, infatti, inviare una comunicazione all’Inps. Una procedura identica va seguita anche nel caso in cui si auspichi il riconoscimento della Legge 104 grazie a cui è possibile usufruire di agevolazioni fiscali. Come noto, i familiari che prestano assistenza a una persona inferma hanno la possibilità di ottenere ogni mese tre giorni di permesso. È prevista, inoltre, l’opportunità di usufruire di un congedo dal lavoro di due anni, sempre per prestare assistenza.