Mario Bozzoli news: quarta udienza oggi, 21 aprile, del processo a carico del nipote Giacomo. Il consocio dell’imprenditore bresciano scomparso a Marcheno l’8 ottobre 2015, è accusato di avere ucciso lo zio per poi farne sparire il corpo. Mai ritrovato. Si dice innocente e completamene estraneo ai fatti, Giacomo Bozzoli, convinto che a suo carico non vi siano prove di colpevolezza.
Mario Bozzoli news: la testimonianza della sorella nel processo contro Giacomo
Nella nuova udienza del processo presso la Corte d’assise di Brescia è stata sentita come testimone Vittoria Bozzoli, sorella di Mario.
«Quando mi è stato detto che c’era stata una fumata anomala ho avuto un brutto presentimento… Poi, nelle telecamere, ho visto le immagini dell’auto di Giacomo che andava e veniva dall’azienda e mi è sembrato strano». Lo ha detto stamani in aula nel corso della quarta udienza del processo a Giacomo Bozzoli, la sorella dell’imprenditore scomparso. “Ha raccontato minuziosamente il suo arrivo in fabbrica quella sera e dei problemi che gli operai le avevano riferito ci fossero fra il nipote Giacomo ed il fratello Mario. A domanda precisa del presidente Roberto Spanò: ‘Ritiene che suo nipote sia responsabile del delitto di Mario?’ Vittoria risponde senza esitazioni ‘Sì'”. (Fonte Quarto Grado)
Lo sfogo di Giacomo Bozzoli: «La mia vita è rovinata»
L’imputato oggi ha preso parola in aula. Teso e in lacrime, ha chiesto scusa alla Corte per il suo ‘sfogo’. Giacomo ha detto di soffrire moltissimo per le ingiuste accuse che gli vengono mosse perché sa di essere innocente. «Mi scuso. Spero che comprendiate che sto patendo e soffrendo da cinque anni e mezzo. Questa vicenda ha rovinato la mia famiglia e la mia vita».
Secondo la pubblica accusa sarebbe stato lui a ordire il delitto dello zio e consocio. Tra loro i rapporti erano testi, lo hanno confermato più e più volte diversi testimoni. E lo riferì ai carabinieri, fin dalla prima ora, Irene Zubani. La moglie di Mario indirizzò da subito gli inquirenti verso Giacomo e il fratello Alex (prima indagato e poi uscito dalle indagini perché prosciolto), riferendo di gravi attriti tra i due ragazzi e lo zio.
Il movente del presunto delitto
Nelle udienze precedenti si era anche parlato della fattura da oltre 44 mila euro, per un intervento sul forno grande della fonderia dopo un presunto guasto verificatosi nel luglio 2015. Il titolare della ditta in aula ha confermato che la causale non corrispondesse al vero. E che la maggior parte di quella cifra fosse in realtà destinata ad una serie di altri lavori nella nuova azienda a Bedizzole che Alex e Giacomo Bozzoli stavano all’epoca mettendo in piedi. (Continua dopo la foto)
Quella fattura fu ritrovata sui sedili posteriori del suv di Mario. «Si sentiva escluso, messo da parte, non sapeva e non condivideva. Segnava tutto sui bigliettini e mi chiedeva di controllare le bolle dei movimenti del materiale». Ha detto al riguardo la moglie Irene. Mario sospettava che quella fattura fosse una vera e propria truffa all’assicurazione e per tal ragione ebbe una discussione con il fratello e socio, Adelio. «Gli disse che aveva notato qualcosa di strano e che sarebbe arrivato a denunciarlo». A quel diverbio, secondo quanto ha riferito la testimone, avrebbe assistito anche l’attuale imputato al processo. «Se denunci farò del male a tuo figlio», avrebbe detto Giacomo a Mario. Potrebbe interessarti anche —> Mario Bozzoli, la moglie in aula nel processo contro Giacomo: «Sì, credo che il nipote sia il responsabile»