Tra i sondaggi politici di oggi merita attenzione l’ultima rilevazione di Index Research per la trasmissione de La7 Piazza Pulita. Secondo il sondaggio la distanza tra Lega e Pd, sebbene ridotta, torna ad allargarsi, mentre c’è un’ulteriore netta perdita di consensi per il Movimento 5 Stelle. Le intenzioni di voto per i partiti minori certificano la crisi di Italia Viva, molto distante dalla soglia di sbarramento. (continua a leggere dopo la foto)
Sondaggi politici oggi, Index Research: intenzioni di voto per i partiti al 14 maggio 2021
Queste le intenzioni di voto fotografate dall’ultimo sondaggio Index Research per la trasmissione Piazza Pulita:
- Lega: 21,3
- PD: 20,0
- FdI: 18,0
- M5S: 16,0
- FI: 6,8
- Azione: 3,5
- SI: 2,8
- IV: 2,0
- Verdi: 2,1
- Art. Uno/MdP: 1,9
- + Europa: 1,4
- Cambiamo: 1,3
- Altri: 2,9
Le variazioni rispetto all’analogo sondaggio realizzato da Index Research il 10 maggio scorso sono minime ma significative. La Lega resta di poco il primo partito, ma guadagna 2 decimi di punto. Il PD resta a poco più di un punto di distanza, ma perde un decimale di punto rispetto ad una settimana fa. Variazione positiva identica a quella della Lega anche per Fratelli d’Italia (+0,2%). Il Movimento 5 Stelle invece perde addirittura mezzo punto in una settimana. Tra i partiti minori vale la pena notare la tenuta di Forza Italia (invariata al 6,8%) e di Italia Viva, che però resta molto lontana dalla soglia di sbarramento.
Sondaggi e scenario politico
Da tutte le ultime rilevazioni emerge chiaramente come lo scenario politico italiano sia in forte movimento. E se per il momento è più appariscente ciò che accade a sinistra dello schieramento, è ormai certo che prima delle amministrative anche a destra accadrà presto qualcosa d’importante. Il calo della Lega e la costante crescita di Fratelli d’Italia sono un dato di fatto ormai consolidato da alcuni mesi. La formula del centrodestra attuale è logora e i malumori si sentono sia sul versante di centro, leggi Forza Italia, sia all’estrema, con Fdi che scalpita per un ruolo più importante, nonostante sia divisa degli alleati storici nel sostegno al governo Draghi.
A sinistra invece, dopo l’annuncio in “pompa magna” della discesa in campo di Conte come leader, la transizione M5S si è arenata sugli scogli di un difficile scontro con Rousseau e Casaleggio, tra questioni economiche in sospeso e carte bollate. Se non bastasse, l’asse con il Pd che ha retto tutto il periodo del Conte bis senza particolari scossoni, vacilla pericolosamente sulle alleanze per le elezioni amministrative. Da Virginia Raggi a Chiara Appendino, da Roma a Torino, i “totem” a 5 Stelle rischiano di mandare in frantumi il lavoro di cucitura sinora svolto da Letta e Conte.