‘Ndrangheta processo “Rinascita-Scott”. Oggi nell’aula bunker di Lamezia Terme, dove si sta svolgendo il dibattimento di primo grado esito della maxi inchiesta della procura di Catanzaro, è accaduto un grave incidente che ha costretto il collegio a disporre il rinvio dell’udienza. Mentre si stava stabilendo il collegamento per la deposizione di Andrea Mantella, collaboratore di giustizia e tra i principali accusatori delle centinaia di indagati nel procedimento, è stata svelata per qualche istante la localizzazione del sito protetto in cui il pentito si trovava oggi.
‘Ndrangheta processo “Rinascita-Scott”: svelata per errore la località protetta da cui era collegato il collaboratore di giustizia Mantella
Immediate le misure di sicurezza intraprese per mettere al sicuro il collaboratore, subito trasferito in altro sito. Nel frattempo, come detto, il presidente del collegio giudicante ha annullato l’udienza di oggi nella quale era previsto il contro-esame del Mantella. Non è il primo incidente in cui incappa il processo “Rinascita-Scott”, rimasto ai margini dell’attenzione per via del diniego di effettuare riprese audio e video. Un processo, quello istruito dal pool del procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, considerato “storico” e imponente al pari del maxi-processo a Cosa Nostra avviato da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Proprio in relazione al divieto di effettuare riprese audio e video due settimane fa era accaduto un grave incidente nell’aula bunker di Lamezia Terme. Una cronista del Corriere della Calabria era stata pesantemente redarguita da un carabiniere per aver ripreso uno dei pubblici ministeri intento nell’interrogatorio di Andrea Mantella. La giornalista era stata prima spintonata fuori dall’aula poi trattenuta e quindi obbligata a consegnare il cellulare nonostante avesse recuperato ed esibito l’ordinanza del Tribunale che legittimava i giornalisti a fare video e foto. Episodio che ha scatenato la reazione dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, dell’Unione nazionale dei cronisti italiani e financo un’interrogazione parlamentare del senatore Saverio De Bonis, del gruppo misto, come rivela oggi IlVibonese.it
Andrea Mantella, già elemento di spicco della ‘ndrangheta a Vibo Valentia, è il collaboratore “cardine” dell’inchiesta che ha assestato un duro colpo alle cosche locali e svelato i rapporti inconfessabili tra mafia, politica e massoneria deviata in questa zona della Calabria. Ora l’impianto accusatorio dovrà reggere i tre gradi di giudizio, ma le propalazioni di Mantella e di altri pentiti delle cosche alleate alle vibonesi, stanno offrendo in dibattimento uno spaccato inquietante del potere criminale in Calabria.