24 giugno 2021 – Vaccino ai turisti in Romagna: era quasi tutto pronto, ma ora c’è lo stop dall’Ausl. Pfizer ha infatti annunciato un taglio delle forniture: in Emilia-Romagna potrebbero venire a mancare fino a 200mila dosi a luglio. Per questo, “la priorità ai romagnoli”, dice Raffaella Angelini, a capo del dipartimento di igiene e sanità pubblica dell’Ausl Romagna.
La seconda dose di vaccino ai turisti in Romagna
Per ora, niente vaccini ai turisti in riviera romagnola. Il piano concordato dalla Regione e dall’Ausl Romagna per permettere, a chi trascorre le vacanze in riviera, di ricevere qui la seconda dose, era già praticamente pronto da giorni, ma dovrà attendere. Ora l’annuncio di Pfizer di un taglio dei rifornimenti costringe la Regione e le Ausl a frenare. “L’annunciato taglio di forniture da parte della Pfizer ci costringe a rivedere i piani.Tutto dipenderà dalle consegne che ci arriveranno”. Così spiega Raffaella Angelini a Il Resto del Carlino.
“Prima i romagnoli”
Non c’è ancora chiarezza però, sull’entità della variazione sulle consegne di Pfizer. “Stiamo aspettando di avere un quadro chiaro – ammette la Angelini – È questione di giorni, a breve ne sapremo di più. Fornire un numero adesso sarebbe rischioso. Il taglio delle forniture, lo voglio ricordare, è un problema nazionale: non riguarda solo noi”. “Il piano per somministrare ai turisti il richiamo era pronto, l’avevamo definito nei dettagli insieme alla Regione e avevamo praticamente individuato la modalità e le scorte – spiega Angelini -. E’ chiaro che, davanti a tagli consistenti alle forniture, non saremmo in grado di partire subito con la vaccinazione ai turisti. Prima dobbiamo garantire la vaccinazione ai romagnoli“.
Moderna al posto di Pfizer
Già negli scorsi giorni molti romagnoli si sono visti somministrare Moderna al posto di Pfizer. “Non sappiamo quante dosi in meno ci verranno consegnate, quindi stiamo usando in molti casi Moderna al posto di Pfizer, ha affermato Angelini -. Ma anche di Moderna non abbiamo scorte infinite. D’altra parte, da quando abbiamo iniziato la campagna vaccinale ci siamo abituati a dover cambiare in corsa molto spesso, a causa dei ritardi nelle consegne e delle limitazioni adottate per i vaccini”. >> Tutte le news di UrbanPost