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Caffeina “Oro” Festival 2021 debutta col botto: Aldo Cazzullo e Piero Pelù emozionano interpretando Dante

30/06/2021 15:17 - Aggiornamento 30/06/2021 15:21

Martedì 29 giugno 2021 nella splendida cornice di Palazzo Farnese a Caprarola ha preso il via l’edizione 2021 di Caffeina Festival. La fascinosa location di straordinario valore artistico e un calendario ricco di appuntamenti imperdibili hanno fatto guadagnare l’ aggettivo “Oro” alla kermesse di Caffeina, che da quasi venti anni anima le estati di Viterbo e della Tuscia, quest’anno in sinergia con il comune di Caprarola e il polo museale della Regione Lazio.

Aldo Cazzullo Piero Pelù Caffeina Festival 2021

E non poteva esserci un debutto più riuscito, per intensità e impatto emotivo, di quello che ha visto protagonisti sul palco del cortile di Palazzo Farnese il giornalista Aldo Cazzullo e Piero Pelù, con il loro spettacolo dedicato a Dante e alla Divina Commedia, “A riveder le stelle”, per la regia di Angelo Generali. Una lettura a due voci della massima opera della letteratura italiana che ha spaziato dalla narrazione ricca di collegamenti storici (Cazzullo) alla declamazione teatrale e cantata (Pelù).

Una performance, quella del fondatore dei Litfiba, che ha subito catturato il pubblico. Meno istrionico del solito, ma ispiratissimo, Piero Pelù ha affrontato Dante coniugando rispetto ed irriverenza, sorretto da una lettura senza la minima incertezza e da una voce in grande forma. Cazzullo, dal canto suo, è riuscito nel difficile obiettivo di raccontare la straordinaria modernità e preveggenza di Dante, toccando temi di stretta attualità, dal concetto di patria al ruolo delle donne nella società.

piero pelù a riveder le stelle caffeina festival 2021
“Piero Pelù” by _Pek_ is licensed under CC BY-SA 2.0

Pelù, il “bambino che è stato Piero” strega il pubblico interpretando Dante tra suggestioni rock e un dominio assoluto della voce

Piero Pelù è riuscito a stimolare la fantasia degli spettatori che, immedesimandosi nella sua messinscena, è come se avessero percorso purgatorio e inferno al fianco di Dante e Virgilio. Grande abilità, quella dell’artista fiorentino. E’ riuscito ad incarnare e animare al meglio ciascun protagonista grazie alla sua gestualità, la sua mimica facciale e alla sua penetrante tonalità vocale, gestita al meglio dosando ed intensificando nel momento più adatto.

Una scena teatrale che ha avvolto sotto l’aspetto visivo e sonoro l’affascinante contesto della piazza antistante Palazzo Farnese a Caprarola e che ha appassionato i presenti. Una ventata d’aria fresca, come quella che ha accarezzato il pubblico dopo una giornata sotto il sole bollente della Tuscia. Piero ha poi terminato la sua performance firmando dediche ai fan sul suo libro, che viene promosso anche durante il tour con Aldo Cazzullo.

Si tratta di “Spacca l’infinito – il romanzo di una vita”, testo autobiografico che è anche un viaggio nel tempo in cui Piero incontra di nuovo molti personaggi della sua intensa vita artistica e racconta il suo “essere bambino”, ancora oggi. Il bambino che è stato Piero confessa: “Se mi fossi dimenticato di te, non sarei stato felice nemmeno un minuto”.

Aldo Cazzullo Piero Pelù Caffeina Festival 2021
“Aldo Cazzullo” by Alessio Jacona is licensed under CC BY-SA 2.0

Aldo Cazzullo, la lucidità di raccontare il Dante moralista sì, ma visionario e “futurista”

Di grande impatto sono stati anche i temi messi in scena da Aldo Cazzullo, che ha parlato “per conto di Dante” in chiave personale, dissertando di valori morali espressi e sostenuti nella Divina Commedia, ma rimasti immutati fino ad oggi. Ciò che più lega i vari “credo” è l’amore incondizionato, che rivendica diritti e doveri da difendere a costo della vita. E che addita, a chi vi pone oltraggio, un giudizio spietato e corrosivo.

Rievocando la premonizione di Dante, che vide come protagonista un’Italia unita 600 anni in anticipo, Cazzullo ha fatto emergere le storie di quegli italiani che hanno contribuito ad ogni costo – anche quello della vita – a costruirla. L’amore verso la Patria in cui molti Italiani, dal Risorgimento alla Guerra di Liberazione, hanno creduto fino all’attimo prima di morire. Parlando dell’amore tra Paolo e Francesca, Cazzullo ha argomentato invece sul rispetto verso le scelte altrui, l’amore e la figura femminile. Dante le restituì giustizia come creatura dalle grandi doti, prima tra tutte quella di dare alla luce creature e donare loro cura. E così Cazzullo, anche un po’ severamente, ha ricordato come questo ancor oggi sia troppo spesso oscurato dai comportamenti negativi degli uomini.

NdA: Questo breve reportage è stato possibile solo grazie alla preziosa collaborazione di Sofia, Giulia, Filippo, Tommaso, Angelo e tutto il fantastico staff di Caffeina. Grazie.

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