Ultimi sondaggi politici, ieri in tarda serata è stata pubblicata la nuova media settimanale di Termometro Politico. La notizia è che Fratelli d’Italia arriva al 20%, è davanti al Pd e sempre più vicino alla Lega di Matteo Salvini. “Il momento è fatidico”, commenta il sito di sondaggi, ma il sorpasso ancora non c’è osserviamo noi. La settimana dal 20 al 26 giugno 2021 mette a confronto le rilevazioni di sei istituti: SWG, Termometro Politico, Tecnè, Ipsos, Demopolis, EMG. (Continua a leggere dopo la foto)
Ultimi sondaggi politici, la media di Termometro Politico del 30 giugno 2021
Il momento fatidico, quello in cui Fratelli d’Italia si avvicina al primo posto nelle intenzioni di voto, sembra essere quasi arrivato, ma nei numeri della media dei sondaggi ancora non c’è. Questa settimana il partito di Giorgia Meloni ha toccato la soglia storica del 20%. Rimane ancora al di sotto degli alleati della Lega, in ulteriore calo al 20,8%, ma la differenza è ormai inferiore al punto.
Non lontano però è anche il Pd, che recupera pochi decimali e si porta al 19,2%, non certo insidiato da un Movimento 5 Stelle ormai concentrato nello scontro tra Grillo e Conte, e che rimane sugli stessi livelli delle ultime settimane, al 16,3%. Anche Forza Italia soffre l’ascesa di Fratelli d’Italia, e scende al 7,3%, mentre tra i partiti più piccoli LeU e Italia Viva rimangono stabili, rispettivamente al 3,7% e al 2,4%. Giù invece Azione, al 2,8%.
Scenario politico
Il calo della Lega e la costante crescita di Fratelli d’Italia sono un dato di fatto ormai consolidato da alcuni mesi. L’inversione di tendenza vista da alcune rilevazioni dell’ultima settimana non rappresenta infatti ancora un trend e il sorpasso di Meloni ai danni di Salvini è ancora possibile, come osserva Termometro Politico. La formula del centrodestra attuale è logora e i malumori si sentono sia sul versante di centro, leggi Forza Italia, sia all’estrema, con Fdi che scalpita per un ruolo più importante, nonostante sia divisa degli alleati storici nel sostegno al governo Draghi. In questi giorni si parla di una possibile federazione del Centrodestra, ma molti in Forza Italia temono che una “fusione a freddo” con la Lega finirebbe per decretare la sua fine. Non a caso si amplia la schiera di chi, a destra, sogna uno spazio politico per conservatori e liberali non “schiavi” del sovranismo populista targato Salvini-Meloni.
A sinistra invece, dopo l’annuncio in “pompa magna” della discesa in campo di Conte come leader, la transizione M5S si è arenata sugli scogli di un difficile scontro con Rousseau e Casaleggio prima e di crescenti tensioni tra l’ex premier e il padre fondatore Grillo adesso. Se non bastasse, l’asse con il Pd che ha retto tutto il periodo del Conte bis senza particolari scossoni, è franato sulle alleanze per le elezioni amministrative. Da Virginia Raggi a Roma, a Milano, Bologna e Torino (unica eccezione, Napoli) si allarga la distanza tra Dem e pentastellati: il lavoro di cucitura sinora svolto da Letta e Conte sembra irrimediabilmente perso.