E’ iniziato venerdì 13 agosto il rave party abusivo organizzato nelle campagne di Valentano, nel viterbese, sulle sponde del lago di Mezzano. Dopo il decesso di un 24enne anglo-italiano, annegato nelle acque del lago, e due denunce di stupro, il Teknival sarebbe arrivato alla sua fine. Nella notte molti partecipanti hanno abbandonato l’accampamento, ma non tutti sarebbero disposti a sgomberare.
Fine del rave di Viterbo
“The Teknival is ending”, legge la locandina postata su Facebook e rilanciata su Telegram dagli organizzatori nelle ultime ore. Poche righe di commiato dirette ai partecipanti: “Ciao a tutti, viste le orribili vicende accadute allo Space Travel, gli organizzatori hanno deciso di staccare e smontare. Le entrate sono tutte presidiate dalla polizia e purtroppo un secondo ragazzo se n’è andato (fatto non ancora confermato dalle forze dell’ordine o dal 118 al pari della storia della partoriente, ndr). Restate a casa, è una questione di rispetto per questi due ragazzi” .
Gli organizzatori, quindi, avrebbero alzato bandiera bianca. Nella notte molti dei raver hanno iniziato ad abbandonare il luogo del festival di musica abusivo, osservati e identificati dalla Polizia. Sono una ventina i blindati del Reparto mobile della Polizia di Stato schierati dal Ministro dell’Interno, due le squadre di cinofili, oltre alla Guardia di Finanza, Carabinieri e alcune ambulanze.
C’è chi resiste
A preoccupare le autorità del Lazio e la ministra Lamorgese sono quelli che ancora non accettano il “game over”. Secondo Repubblica, sono soprattutto stranieri: francesi, spagnoli e polacchi principalmente, partecipanti che hanno percorso migliaia di chilometri per piazzare tir e camper al confine tra il Lazio e la Toscana. Lo scenario peggiore è che questi siano intenzionati ad arrivare fino a lunedì 23 agosto, scadenza inizialmente prevista per il rave delle campagne di Valentano.
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Il bilancio
Intanto sono già aperte le indagini sulla morte di Gianluca Santiago, il 24enne anglo-emiliano morto immergendosi in apnea nelle torbide acque del lago di Mezzano. Le ipotesi della morte, un malore o un incidente. Due le denunce per stupro da parte di due ragazze. Forse una decina i raver finiti in coma etilico. Vi è inoltre un caso certo di Covid-19, che allarma le autorità. Si indaga sulla notizia, diffusa dagli stessi organizzatori, della morte di un secondo partecipante, oltre che su quella di una donna che avrebbe partorito il giorno di Ferragosto. La procura ha avviato un’indagine sul campo e sul web per rintracciare l’origine del raduno: i partecipanti rischiano di finire sotto inchiesta per invasione di terreni e danneggiamento, oltre a rispondere della violazione delle norme anti-Covid. >> Tutte le news di UrbanPost