Matteo Renzi, chi vede come prossimo presidente della Repubblica? Ospite nel salotto di “In Onda” su La7, il leader di Italia Viva, stuzzicato dai conduttori David Parenzo e Concita De Gregorio, ha parlato del futuro Capo dello Stato. Chi andrà al Colle? Non si è sbilanciato troppo l’ex premier, che si è lasciato andare però ad una battuta: «Mi avete scambiato con Paolo Fox?». Un modo come un altro per sviare il discorso…
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Renzi, al Quirinale Mattarella bis o Draghi? “Decisivo”, cosa ha detto ad “In Onda”
Per alcuni, come il direttore Alessandro Sallusti, Renzi è determinante per la nomina del nuovo capo dello Stato: «Ha dato le carte negli ultimi due-tre snodi della vita politica del paese facendo e disfacendo governi anche a sorpresa. La sua pattuglia di senatori e deputati è essenziale per spostare il baricentro tra un presidente gradito al centrodestra e uno al centrosinistra». L’ex sindaco di Firenze, come riporta “Il Tempo”, si è mantenuto sul vago. Poi punto da Concita De Gregorio, che gli ha rivolto la domanda diretta sul possibile inquilino del Quirinale, Renzi ha spiegato ad “In Onda”: «Questo è il tempo delle sorprese in politica. È possibile andare a votare un anno prima. In Italia abbiamo un miracolo, abbiamo di nuovo credibilità internazionale, abbiamo fatto una cosa di cui nessuno ci riconosce il merito: abbiamo tolto Conte e messo Draghi. Se Draghi va al Colle, hai per sette anni un signor presidente della Repubblica che prosegue il mandato ottimo di Mattarella. Se Draghi resta a Palazzo Chigi, abbiamo un premier molto autorevole in Europa nel 2022 che è un anno decisivo».
«Più tardi se ne parla meglio è perché spesso chi entra Papa esce cardinale»
Renzi ha infatti chiarito: «Il 2022 è quello in cui si danno le carte in Europa perché cambiano le regole sul patto di stabilità. Quello che preferisco, lo dirò a febbraio anche perché ci vuole rispetto per Mattarella e poi per Draghi che sta facendo un ottimo lavoro. A febbraio ne discuteremo in Parlamento. Troppo tardi? Si inizia a pensarci ora, ma più tardi se ne parla meglio è perché spesso chi entra Papa esce cardinale». L’ex premier, lo ricordiamo, è impegnato in questi giorni nella promozione del suo ultimo libro “Controcorrente” e nella scuola di formazione politica, a cui parteciperanno 500 under 30, che quest’anno intende focalizzare l’attenzione sull’Ue. Non a caso, il nome è “Meritare l’Europa”. È stata organizzata con il supporto di Renew Europe, degli europarlamentari renziani e del Partito democratico europeo. Leggi anche l’articolo —> Renzi torna a parlare del reddito di cittadinanza: «Contro di me frasi diffamatorie»