È iniziata poco dopo le 16 la conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi nella Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi. Il premier ha parlato, in particolare, di scuola, trasporti e Green pass obbligatorio. Vale a dire i temi “caldi” del momento, tenendo conto che il ritorno in classe, previsto per il 13 settembre 2021 è sempre più vicino. Pieno ottimismo, entusiasmo per il lavoro svolto dall’esecutivo anche durante l’estate: «A differenza di quanto scrive e dice qualcuno non si è passeggiato», ha dichiarato il premier, che in serata sarà a Marsiglia per un incontro con il presidente francese Macron. Un confronto incentrato su Afghanistan, Europa e accordi bilaterali.
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Draghi, conferenza stampa in diretta: «No vax, violenza odiosa e vigliacca»
Il premier Draghi ha parlato prima di tutto della campagna vaccinale italiana, che «procede spedita». «Sono fiducioso che raggiungeremo l’obiettivo dell’80 per cento di popolazione vaccinata entro fine settembre. Già oggi siamo al 70 per cento completamente vaccinato», ha dichiarato l’ex numero uno della Bce. Il presidente del consiglio ha poi lanciato un nuovo invito a vaccinarsi: «È un atto verso sé stessi, ma anche di solidarietà verso gli altri, di protezione verso la propria famiglia e delle persone con cui si viene a contatto». Draghi ha pure espresso «solidarietà piena a tutti coloro che sono stati oggetto di violenza da parte dei no vax. Una violenza particolarmente odiosa e vigliacca quando fatta nei confronti di chi fa formazione e di chi è in prima linea a combattere la pandemia».
Il presidente del Consiglio ha specificato che l’uso del Green pass diventerà ancora più estensivo: «L’applicazione del Green pass mi pare stia andando bene. Sui trasporti ci saranno sempre dei casi di foto di mezzi pieni, ma in generale la preparazione è stata ben fatta».
«La scuola in presenza è sempre stata una priorità»
«La scuola in presenza è sempre stata una priorità», ha sottolineato Draghi. Questi poi ha aggiunto: «La campagna vaccinale è stata abbracciata con grande entusiasmo dai giovani, l’adesione massiccia dei giovani e la copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell’anno scorso l’apertura delle scuole». Qualche parola anche sulla delicata questione dell’Afghanistan: «Dobbiamo impegnarci al massimo per aiutare gli afghani. Ringrazio tutte le forze militari e tutto il comparto difesa degli Esteri per la straordinaria opera di evacuazione che hanno fatto. Ad oggi 5mila soggetti in via di ricollocazione in Italia».
Prima di rispondere alle domande dei giornalisti Draghi, che è apparso particolarmente “ispirato” oggi, si è lasciato andare ad una battuta: «Sicuramente qualcosa andrà storto, ma ce l’abbiamo messa tutta», strappando un sorriso ai presenti. Rispondendo ad una cronista Draghi ha chiarito: «Trovo un po’ offensivo pensare al Quirinale come altra possibilità, anche nei confronti del presidente della Repubblica. Non vedo nessun disastro all’orizzonte e non mi preoccupo per me stesso di sicuro», ha aggiunto. “Si arriverà all’obbligo vaccinale, Ema e Aifa permettendo, e alla terza dose?” «Sì a entrambe le domande», la replica del premier. Leggi anche l’articolo —> Brunetta e le novità nella Pa: «Grazie a Draghi l’Italia sta vivendo un boom economico»