Morte Laura Ziliani: per capire se l’avvelenamento è stato la causa della morte della ex vigilessa 55enne bisognerà aspettare l’esito degli esami tossicologici eseguiti sul suo cadavere in sede autoptica. L’ipotesi, dunque, al momento resta in piedi. Intanto le indagini condotte dalla procura di Brescia sul giallo di Temù vanno avanti.
Morte Laura Ziliani: indagini a tutto campo
Laura Ziliani era scomparsa sabato 8 maggio 2021, dopo essere uscita di casa intorno alle 7 per fare una passeggiata. Non ha più fatto ritorno a casa. Il suo corpo, palesemente occultato e coperto da terriccio, è stato rinvenuto casualmente in data 8 agosto da un bambino attirato da un cattivo odore proveniente dalla vegetazione a due passi dal fiume Oglio, nel territorio di Temù, nel Bresciano. La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per omicidio volontario e occultamento di cadavere e indagato due delle figlie della donna e il fidanzato della primogenita.
Un mistero fitto aleggia quindi attorno a questa vicenda, e tanti sono gli interrogativi ancora senza una risposta. Dalle indagini nelle ultime settimane è emerso un particolare molto inquietante. Un episodio che sarebbe avvenuto circa un mese prima della scomparsa di Laura, che la stessa confidò ad un’amica.
Il sonnifero nella tisana? L’ipotesi dell’avvelenamento
La donna in questione ha raccontato al settimanale Giallo un episodio ambiguo accaduto alla Ziliani circa tre settimane prima dalla scomparsa. “Avevo sentito Laura due settimane prima che sparisse edera strana. Mi aveva detto di essere ansiosa per la passeggiata di scialpinismo che avevamo in programma. Aveva aggiunto di aver preso del biancospino per calmarsi. Poi, dopo la gita, mi fu detto che aveva dormito per due giorni senza rendersi conto nemmeno di aver cenato. Non so se sia stata avvelenata, ma tutto ciò mi è sembrato molto strano”.
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La gita in questione poi si fece, e andò benissimo. Durante quell’uscita Laura confidò all’amica e il marito quanto segue: “Sono felice in questo periodo, l’unica cosa che mi rammarica è che dopo la morte di Enrico (il marito, morto tragicamente nel 2012 ndr) non sono stata
abbastanza vicina alle ragazze. Ma loro non mi fanno alcuna colpa!”. (Continua a leggere dopo la foto)
La donna ha inoltre aggiunto un altro particolare:
“Dopo la scomparsa di Laura, il suo compagno Marino mi ha raccontato che la sera
dopo la gita lei era’ collassata’ sul divano e che le figlie l’avevano portata a letto.
Non era mai successo prima. Laura aveva dormito per 36 ore e quando si era svegliata non ricordava nemmeno di aver cenato. Per quanto potesse essere stanca per la camminata, è assurdo che accada una cosa del genere a una persona sana ed allenata come Laura. Mi era sembrato tutto molto strano”.