L’emittente romana Radio Rock 106.6 prosegue la sua maratona politica, coinvolgendo durante le sue dirette i candidati sindaco alle elezioni amministrative del prossimo 3 e 4 ottobre 2021. Così, dopo Carlo Calenda e Roberto Gualtieri a rispondere alle domande di Emilio Pappagallo, Emiliano Rubbi e Boris Sollazzo nel corso del format “The Rock Show” è stata la sindaca uscente Virginia Raggi. (Continua a leggere dopo la foto)
Virginia Raggi sulle municipalizzate: “Ama aveva bilanci falsi, Atac era un fallimento”
La sindaca uscente di Roma ha toccato diversi temi durante l’intervista ma su tutti spiccano quello delle municipalizzate, Casapound e, naturalmente, le imminenti elezioni amministrative nella capitale.
Sulle municipalizzate Virginia Raggi non ha utilizzato giri di parole. “Atac l’abbiamo ereditata che era un fallimento controllato, con tanto di tentativo referendario per sancirlo definitivamente. Ben 1,3 miliardi di passivo, non si sa fatto per cosa, ha impedito un’operatività degna di questo nome. E nonostante questo ho comprato 900 autobus – e nei 10 anni precedenti ne erano stati acquistati un terzo, 300 – abbiamo assunto nuovi autisti invece di fare le parentopoli delle altre amministrazioni”.
“Ama – incalza Raggi – aveva i bilanci solo apparentemente in ordine, poi quando partimmo con il piano industriale scoprimmo che dal 2003 al 2016 erano stati redatti bilanci falsi. E non parliamo solo della giunta Alemanno ma anche delle “fantastiche” amministrazioni Rutelli e Veltroni. Vengo accusata per il turnover dei cda, ma su questo nessuno dice nulla”
Su Casapound invece la sindaca uscente si difende e attacca Mef e Demanio. “Ho fatto di tutto perché fosse sgomberata. Ho anche presentato un progetto che era la sua nemesi perfetta, adibire quello stabile occupato a case popolari facendolo comprare al Comune. Ma la proprietà (Mef e Demanio) per tutti questi anni ha fatto melina, li stanno proteggendo. Io ho fatto tutto quello che era in mio potere, compreso far rimuovere la scritta”
Virginia Raggi sull’eventuale ballottaggio a Roma: i competitor sono “tutti espressione del potere che ha rovinato questo paese”
“Sembra che andrò al ballottaggio con Michetti. Difficile scegliere chi non volere se penso al fatto che sono tutti espressione del potere che ha rovinato questo paese e due dei candidati sono stati ministri di un governo che lo ha piegato ancora di più. Umanamente però mi è simpatico Carlo Calenda, dice cose così irreali che almeno mi diverte. Gli altri due mi annoiano”