20 settembre 2021 – Sparatoria nel carcere di Frosinone. Un detenuto del penitenziario, 28 anni, ha colpito con diversi colpi da arma da fuoco tre reclusi, in altre celle, rimasti feriti leggermente. Il 28enne ha poi consegnato di sua spontanea volontà l’arma, di cui era inspiegabilmente in possesso, agli agenti penitenziari. Il detenuto, in carcere per reati legati alla camorra, è poi stato trasferito in un altro istituto.
Sparatoria in carcere a Frosinone
I fatti si sarebbero verificati nel pomeriggio di domenica 19 settembre. Secondo la ricostruzione di Donato Capece, segretario generale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), “un detenuto napoletano di 28 anni, ristretto in Alta Sicurezza per reati connessi alla criminalità organizzata – camorra -, una volta autorizzato ad uscire dalla cella per fare la doccia ha puntato una pistola in faccia al poliziotto penitenziario e si è fatto consegnare le chiavi delle altre celle altrimenti lo avrebbe ammazzato. Poi ha raggiunto le celle di altri detenuti (napoletani e albanesi), che nei giorni scorsi lo avevano minacciato e picchiato, e, dopo avere tentato inutilmente di aprirle, ha sparato all’interno tre colpi di pistola”.
Detenuti leggermente feriti
Secondo Capece, nessuno è stato colpito, ma altre fonti penitenziarie riferiscono di alcuni detenuti leggermente feriti. In ogni caso, dopo gli spari “il detenuto, che possedeva illegalmente anche un telefono cellulare – continua il sindacalista del Sappe – ha chiamato il suo avvocato che lo ha convinto a consegnare la pistola al personale di Polizia Penitenziaria prontamente accorso. Cosa che ha fatto, non prima di ingoiare la sim card del telefonino. Assurdo e incredibile”.
Come è stata introdotta l’arma?
Il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ha chiesto al capo Dap, Bernardo Petralia, di andare di persona nel carcere per la gravità di quanto successo. Resta il mistero su come il detenuto abbia potuto introdurre l’arma da fuoco all’interno del penitenziario di Frosinone. Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, suggerisce che la pistola usata dal 28enne per sparare a tre altri detenuti sia stata “verosimilmente introdotta con un drone“. >> Veronica Panarello condannata a 2 anni di carcere per calunnia nei confronti del suocero Andrea Stival