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“Roma candidata ad Expo 2030”, l’azzardo di Mario Draghi: ritorno economico, ma non solo

29/09/2021 11:35 - Aggiornamento 29/09/2021 11:40

Intende lasciare il segno, approfittando dell’interesse sempre più crescente degli investitori per il Belpaese. Ad un mese dalla chiusura delle candidature, prevista per il 29 ottobre 2021, il presidente del Consiglio Mario Draghi, uomo avveduto, come direbbe Manzoni «che sa il viver del mondo»lancia la corsa di Roma per ospitare l’Expo 2030. Nel 2015 era stata la volta di Milano, andò piuttosto bene. Perché non riprovarci? Deve essere stato come un fulmine questo pensiero nella mente di Super Mario che ritenta così la carta dell’esposizione universale, stavolta nella Capitale, per rilanciare l’economia dell’Italia, vessata da un’emergenza senza precedenti.

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“Roma candidata ad Expo 2030”, l’azzardo di Draghi: ritorno economico, ma non solo

Riuscirà a spuntarla l’Italia? Cosa farà Roma per aggiudicarsi l’Expo 2030? Le rivali da battere al momento, sono soltanto due: Mosca per la Russia e Busan per la Corea del Sud. Il premier Draghi ha inviato una lettera ai candidati sindaco della Capitale, dove il 3 e 4 ottobre si vota per il rinnovo dell’amministrazione comunale, per fargli sapere della decisione presa dall’esecutivo. «Significherebbe ripartenza per tutta l’Italia, con nuove e notevoli opportunità di lavoro e di rilancio economico», scrive il presidente del Consiglio. Ma in verità è molto di più: già prima della pandemia la capitale aveva visto meno visitatori di Milano, complice una cattiva amministrazione. Chi ha gestito malamente Roma si è cullato troppo sui fasti del passato, puntando sul fatto che la città eterna gode di bellezze invidiabili: Fontana di Trevi, Trinità dei Monti, il Colosseo e così via. E la stampa internazionale non ha avuto pietà: le montagne di rifiuti in strada, i trasporti che non funzionano, le buche che sono voragini e la mafia infiltrata nell’economia cittadina hanno riempito le pagine di giornali importanti come il “New York Times”. Risultato? Roma ne è uscita alquanto malconcia, come una donna incantevole, ma trattata in malo modo, vestita di incompetenza e promesse elettorali. Dilaniata da topi e cinghiali, che continuano a riempire le vie del centro.

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Cosa farà la capitale per aggiudicarsi la corsa

Il presidente del Consiglio Draghi ha ringraziato i quattro principali candidati per il Campidoglio “per la dimostrazione di unità a favore della nostra Capitale”. Erano stati loro, il 24 giugno scorso, la sindaca Virginia Raggi, Roberto Gualtieri Carlo Calenda ed Enrico Michetti ad inviare una lettera al premier per chiedergli di indicare la Capitale come sede per Expo 2030. Proposta che l’ex numero uno della Bce avrebbe accarezzato sin da subito. Per la serie “meglio un tentativo che un rimpianto”. Anche se non si può pensare che quello di Draghi sia un colpo sparato a salve. Il futuro sindaco di Roma dovrà impegnarsi fortemente perché il bersaglio venga centrato.

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Roma Expo 2030, entusiasmo dalla sindaca Raggi: «Un evento in grado di attrarre investimenti», Gualteri soddisfatto

Tra i primi a manifestare entusiasmo Virginia Raggi: “Daje!!! Roma è ufficialmente candidata ad ospitare l’Expo del 2030. Si tratta di uno dei più importanti eventi internazionali, un evento in grado di attrarre investimenti, proporre al mondo grandi progetti di innovazione e di rilanciare il lavoro e l’economia di tutta l’Italia”. Soddisfatto anche lo sfidante di centrosinistra, Roberto Gualtieri: «Un’ottima cosa, abbiamo condiviso tutti questa candidatura in modo bipartisan, tutti i candidati sindaco hanno condiviso questa ipotesi, questo ha dato forza. Bisognerà passare i test, già nei primi mesi del prossimo anno ci saranno delle ispezioni per verificare che il progetto va avanti». L’ex ministro dell’Economia ha poi aggiunto: «Dovremo immediatamente rafforzare la struttura di missione perché ci sono tempi tecnici abbastanza rapidi. Ci sono buone possibilità di vincere Expo, sono fiducioso. Se vinceremo avremo una sequenza Giubileo 2025, Pnrr, Expo 2030 e poi nel 2033 il bimillenario della passione di Cristo, che ci consente di chiedere risorse adeguate per affrontare questi appuntamenti. È una grande opportunità».

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Calenda: «Roma vincerà alla grande», Michetti parla di occasione importante

Non meno contento Carlo Calenda«Finalmente una bella sfida internazionale che Roma vincerà alla grande». Ottimista anche il candidato di Fratelli di Italia Enrico Michetti: «Un’occasione importante Roma deve tornare ad ospitare grandi eventi». Leggi anche l’articolo —> Elezioni a Roma, Raggi provoca Michetti con un tweet in latino: la risposta sonora di lui