Zaia: zona gialla, tutta Italia è a rischio, ecco perché – Mercoledì 1 dicembre 2021. Purtroppo il Coronavirus è tornato a picchiare duro anche nel nostro Paese: 12.764 i nuovi casi di Covid-19 nel nostro paese stando all’ultimo bollettino. Sale così ad almeno 5.028.547 il numero di persone che hanno contratto il virus (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia, che ha messo in ginocchio il mondo. 89 i decessi nelle ultime 24, per un totale di 133.828 vittime da febbraio 2020. Dati che spaventano: dopo il Friuli Venezia Giulia, anche la Provincia autonoma di Bolzano entrerà in fascia gialla, da lunedì. E prima del 25 dicembre, stando alle stime sui numeri attuali, potrebbe succedere lo stesso in Lombardia, Veneto, Lazio ed Emilia-Romagna. Tra i più allarmisti il governatore Zaia, che prevede un Natale non troppo diverso da quello dello scorso anno.
leggi anche l’articolo —> Grecia, multa per gli over 60 che non si vogliono vaccinare: 100 euro al mese
L’allarme di Zaia: «Tutta Italia, o quasi, in zona gialla nelle prossime settimane»
“Se continuerà così, tutta Italia, o quasi, passerà al giallo nelle prossime settimane”, ha dichiarato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia a “SkyTg24”. “Poi da un lato c’è la partita del Super Green Pass che dovrebbe quantomeno blindare e scongiurare la chiusura di quelle che sono le zone arancioni, che prevederebbero, appunto, la chiusura dei confini comunali e di molte attività come bar e ristoranti”, ha affermato il governatore. “Dall’altro lato, invece, la strategia è quella di vaccinare, e vedo di buon grado che ci sia questa giornata, sembra sia domani, che prevede delle azioni vaccinali importanti. Ovviamente l’appello ai cittadini è di andare a farsi vaccinare. A chi non ha fatto la prima dose chiedo di valutarla fino in fondo, invece chi ha fatto entrambe le dosi non attenda a prenotarsi per il richiamo”, ha aggiunto il leghista.
Boom di prime dosi per effetto del Super Green Pass e della variante Omicron
E il boom delle prime dosi per effetto del Super Green Pass c’è stato. In un giorno 32mila prime dosi e circa 300mila booster. A spingere le persone a vaccinarsi anche il timore della nuova variante Omicron, mentre si attende il verdetto di Aifa per i più piccoli. Dovrebbe tenersi nel pomeriggio la riunione per fare il punto sull’immunizzazione della fascia 5-11, che risulta essere il nuovo bersaglio del virus, come affermano gli esperti. Zaia, che ha raccontato l’esperienza della pandemia nel libro «Ragioniamoci sopra», Marsilio editore, ha parlato infine a “SkyTg24” della situazione della sua Regione: «Devo dire che in Veneto negli ultimi giorni c’è stato un incremento importante di prime somministrazioni e consideriamo che su queste, da oggi, nella nostra Regione, ci sarà l’accesso diretto per cui non servirà neanche la prenotazione». Leggi anche l’articolo —> Covid, Perno: «I bambini ora bersagli preferiti del virus, vaccinarli è efficace e sicuro»