Terza dose effetti collaterali, quali sono i più comuni? Da ieri, mercoledì 1 dicembre 2021, al via le somministrazioni della terza dose di vaccino Covid per tutti gli over 18. Un’iniziativa che all’ultima conferenza stampa aveva annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza. Un modo per combattere la variante Omicron, che sta spaventando l’Europa. L’obiettivo del governo, come ha precisato il sottosegretario Andrea Costa, è quello di procedere al ritmo di 400mila inoculazioni al giorno così da preservare le feste di Natale ed evitare chiusure. Quando va fatto il richiamo? Chi deve sottoporsi? Quali conseguenze? Facciamo chiarezza.
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Terza dose di vaccino Covid: quali sono gli effetti indesiderati
La terza dose di vaccino Covid è disponibile per tutti gli over 18 che abbiano completato da almeno 5 mesi (150 giorni) il ciclo vaccinale. Essa verrà somministrata con vaccino a m-RNA nei dosaggi di 30 microgrammi in 0,3 millilitri per Comirnaty di Pfizer/BioNTech e 50 microgrammi in 0,25 millilitri per Spikevax di Moderna. A chi in precedenza si è sottoposto a J&J e AstraZeneca viene fatta comunque la vaccinazione eterologa con vaccino a m-RNA. Stando alle nuove indicazioni del Ministero della Salute la terza dose del vaccino anti Coronavirus si dovrebbe fare dopo cinque mesi dalla somministrazione della seconda. “Consigliamo di aspettare almeno tre/sei mesi”, ha detto recentemente Sergio Abrignani, immunologo del Cts. Quali sono gli effetti indesiderati?
I sintomi più comuni e quelli più rari
Generalmente gli effetti collaterali della terza dose includono dolore nella zona di iniezione e anche sintomi come mal di testa, febbre, brividi e dolore muscolare. L’effetto più comune è quello di un senso di spossatezza generale. Stando a quanto riportato dai CDC americani-Centers for Disease Control and Prevention, gli effetti indesiderati della terza dose registrati sinora sono molto simili ai precedenti. Gli eventi avversi nella grande maggioranza dei casi sono moderati o lievi e soprattutto durano poco. Come per le primi dosi, i sintomi sono apparsi entro 48 ore dalla vaccinazione. Stando all’analisi, fatta su oltre 2 milioni e 200mila americani, riportata anche da alcuni siti italiani, come “Qui Finanza”, i sintomi più frequenti sono dolore al braccio registrato dai CDC Usa, per il 71% dei soggetti, spossatezza per il 56% dei casi, mal di testa per il 43,4%, dolori forti: 7%. Soltanto il 2% avrebbe fatto richiesta di assistenza medica. Ad ogni, lo ricordiamo, l’effetto collaterale del vaccino si manifesta nei giorni strettamente successivi: quelli a lungo termine non sono stati evidenziati. Leggi anche l’articolo —> Vaccino Covid nei bambini, via libera dell’Aifa: effetti, posologia e prenotazioni [MINI GUIDA]